23 novembre 2005

Real seventies (1)

Un must assoluto, le previsioni del tempo.
Niente a che fare con l'ipertecnologia satellitare di oggi, sembravano più che altro la lettura del segnale orario o del bollettino dei naviganti.

L'esotismo era tutto nella penisola, Bologna Borgo Panigale, Palermo Punta Raisi, Cagliari Elmas, i miei preferiti. Un po' meno Torino Caselle, Bari Palese, sembravano troppo semplici.

Già capivo allora di vivere in una città speciale, perché noi avevamo due temperature, Roma Urbe e Roma Fiumicino, e credo di aver chiesto a mio padre qualche migliaio di volte qual era quella buona: "Devi senti' Urbe, Fiumicino 'n c'entra gnente.".

Mia nonna le imparava a memoria, tutti i giorni, a qualunque ora sapeva dire "stanotte ha fatto 2" (esprimendosi nel suo intrascrivibile romano-veronese).

Ma niente di tutto questo può paragonarsi a lei, l'immortale, l'immutabile, indicata sulla tabellina dal segno "=".

"Beirut: non pervenuta"

Troppo difficile allora capire che lì, quello di sapere la temperatura, era l'ultimo dei problemi.

2 commenti:

  1. Solo due?
    Noi Milano Linate, Milano Malpensa, Milano Brera e Milano Quarto Oggiaro.

    RispondiElimina
  2. Ermà sei un mito, ma questo già te l'ho detto :-))

    quando mio padre sentiva il bollettino dei naviganti, io andavo in ipertensione...la voce di quella che annunciava "attenzione, segnale luminoso lampeggiante spento, all'entrata del golfo di..." mi faceva dormire male...
    ciao
    acar

    RispondiElimina