09 gennaio 2006

A grande richiesta, eccolo

Er gatto
Ritratto mentre maestosamente scruta il futuro del paese, ma anche della galassia, Pluto, il gatto di casa #6.

Malgrado la preparazione nelle migliori università del mondo, Pluto preferisce la contemplazione dei suoi dominî, a meno che non ci si trovi nei mesi di Gennaio o Febbraio.

In quel caso, il richiamo della topa si fa più forte dei pranzi, ed essendo il nostro ancora in possesso dell'apparato riproduttivo, passa giorni e notti lontano dal maniero, andando pe' gattacce, come raffinatamente osservato da #6 padre.

La contemplazione la notte avviene nella cuccia a pareti imbottite situata nella cantina esterna, in modo da non dover chiedere permesso per entrare in casa, cosa che comunque non farebbe.
Se disponibile, gradisce molto la sella del mio scooter. Io un po' meno.

Interrompe la contemplazione per due ragioni.

Il pranzo, che dal suo punto di vista dovrebbe essere ogni due ore.
In questo caso si apposta sulla finestra della cucina e comincia a bussare al vetro, richiamando l'attenzione di #6 padre, che prepara amorevolmente er pappone, raffinato piatto fatto di: scatoletta presa a caso all'hard discount, cocce di formaggio assortite, grassi vari di insaccati, rimasugli di pulizia del pesce, pane.
Alle successive bussate della giornata, #6 padre gli fa gentilmente notare che ha già desinato: "Eccheccazzo, hai magnato du' ore fa! Guarda come te sei 'nquartato!".

(Per increduli, il gatto bussa veramente alla finestra, e mio padre ci parla veramente, chiamandolo però misteriosamente Lillolo)

L'altra interruzione avviene per punire severamente chi si avventuri nel suo dominio.
Non scappa nessuno, compreso il cagnone bianco che, probabilmente alla ricerca di qualcosa da masticare, viene ogni giorno gonfiato come una zampogna.
Animali più piccoli fanno una fine peggiore, in genere.
Sua maestà, dopo aver fatto giustizia, porta le spoglie davanti alla porta di casa, rituale che ancora ci sfugge.

#6 sorella fa notare che, il nome Pluto viene dal gatto nero di Edgar Allan Poe, e non da "quel fascista di Walt Disney".

10 commenti:

  1. bellissimo post! però ti sei dimenticato di una cosa..loro s'intrufolano nella nostra casa ci addomesticano con i loro incomparabili occhi e nel giro di pochi minuti siamo già loro schiavi.

    #6 sorella ha perfettamente ragione su walt!
    kzissou

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  2. kzissou: non proprio; tutti i gatti che abbiamo avuto sono educati a stare alla larga dalle zone umane.
    Mi perdonerai se non ti illustro nei dettagli il metodo educativo.

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  3. Dalla stazza è assolutamente certificato come gatto di casa #6 ;-))))

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  4. Inve: con le cocce di formaggio assortito ci puoi scommettere ;-D
    E' tondo pure questo, irresistibile :-)

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  5. :°) assomiglia tanto al mio ex gattone.. fagli tante coccole anche da parte mia..
    questi felini.. :°°°)

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  6. ma cos'è sto povero gatto? un lavandino?? non ha problemi gastrici?? :P
    è bellissimo!! dovresti fargli un filmatino mentre bussa alla finestra!

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  7. Bella bestiola... mi sorge il dubbio che chi ha un blog abbia anche un gatto, considerata la percentuale di miciofili. Io per ora sono ferma al cane: è difficile farle accettare l'idea di condividere la casa di cui è padrona :-)
    serpe

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  8. ah ecco...
    metodo montessori suppongo heheeh

    kzissou

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  9. Pluto, er mejo der colosseo!

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