30 aprile 2006

Here to stay

Il papabile al Lavoro è tale Treu, già noto come inventore dei co.co.co.
Ora, chi si gioca una birra che la legge Biagi resta lì dov'è?

Non che ci aspettassimo il Brasile

Ma il Siena un po' di commedia poteva anche farla.

28 aprile 2006

Camera e Senato

La destra che vota d'Alema al secondo scrutinio.
Marino, Marinetti, Marinacci al Senato.
Un voto per Mara Carfagna, e se lo merita.

Voi dite quello che volete, ma 'sto paese è una comica permanente.
Divertitevi così in Svezia, se ci riuscite.

5‰

Donate il vostro 5 per mille alla coppa UEFA.

Una volta grande competizione europea, ora è ridotta a una finale tra la sesta del campionato spagnolo e la quindicesima del campionato inglese.

Possiamo lasciarla in questo stato?
Ha bisogno di voi, non vi tirate indietro.

Marmellata di perle

È Pistoia.
Se tempo buono, va da sé, scooter.

Dar vangelo seconno e' ruter uairless

Kim Morgan è una bionda che ama il cinema e le auto.
Scrive (bene) le recensioni sul suo blog, oltre che su varie riviste americane.
Qui quella di Black Snake Moan.

Cambiamenti nella rete casalinga, con un poderoso router wireless della Philips, che si chiama SNA-nonmiricordo.
Per ora non funziona una mazza.

Dai aiutatemi, Pistoia o Bologna?
(Parlo di Pearl Jam, ovviamente).

Sempre in tema concerti, dopo una lacerante riflessione ho deciso che non vedrò Isobel Campbell.
Anzi, a dirla tutta, è una delle più pallose e presuntuose cantanti che abbia mai sentito.

Ancora sulla musica, un rompiscatole che si vede spesso su MTV, tale James Blunt, si è permesso di fare una cover di Where Is My Mind dei Pixies.
Se nei prossimi giorni gli capitasse qualcosa, è probabile che la cover fosse veramente venuta male.

Ieri un mio amico mi ha portato la partecipazione del suo matrimonio, che è tra 9 giorni.
Ho due matrimoni lo stesso giorno, e si combinano, cioè posso andare a entrambi.
Nuovi record all'orizzonte.
(Su "matrimoni" ci va l'accento circonflesso?)

C'è una a cui vorrei chiedere di uscire, ma quando sono nei suoi paraggi ha una faccia che mi fa passare la voglia di chiederle di uscire.
Alla fine scoprirò che mi odia perché non le chiedo di uscire.
(Chi ci vede una citazione dei Police, ha visto bene)

27 aprile 2006

Fase 17

Ho ascoltato il famoso (?) Kid 17, cioè le versioni dei pezzi di Kid A dei Radiohead suonate in fase di 17 secondi.

Le trovate qui.

Fatemi sapere se vi fanno effetto.

Io ho pitturato lo scooter rosa, e sono andato nudo a comprare la discografia di Tiziano Ferro, più due bandiere della Lazio.

26 aprile 2006

The girl from vicino Cornelia

Che così i Musei Vaticani non li vedrò mai.
Che per fortuna la basilica l'ho già vista.
Che hai scelto il viso.
Che ci siamo fermati al canadese.
Che io manco le romane, figuriamoci canadesi.
Che pure io ho l'allergia ma ho starnutito poco.
Che mi sa che lo Zerinol faceva effetto su di me.
Che adesso so delle cose della Madonna.
Che se ci sono le telecamere al McDonald è da ridere.
Che la Garbatella, non dico altro.
Che hai ritrovato il pub delle insalate da sola.
Che la prossima volta o a Luglio o un maglioncino che c'ho 'na certa età.
Che neanche una foto insieme.
Che mi venivano in mente canzoni assurde.
Che ho provato a spiegarti che lavoro faccio.
Che mi sa che non l'ho capito neanche io.
Che un casino di chiese ma non t'ho fatto vedere l'Olimpico.
Che qualcuno ti deve spiegare.
Che non eri mai salita in scooter e ti sei messa la giacca senza scendere.
Che te e la tua amica siete ideali per una serata alcolica.
Che dicevi che alla bruschetta avevi finito e te sei magnata pure la pizza.
Che poi va a finire con il 916.

Dico, almeno un 64 o un 36, ma ti pare il 916?

23 aprile 2006

[PrimaveraTreffen] Il raduno del pescatore scosciato


Per una volta che un raduno parte a un'ora decente, non mi pare il caso di lesinare. Meglio uscire con un po' di anticipo, già benzinato, già colazionato.
Trovo subito il puntello.
Sono le 8:16, e adesso che faccio?

(C'è pure una moto che ha la stessa cilindrata di tutti i nostri scooter messi insieme)

A Caprarola c'è il corso principale in salita, fino al Palazzo Farnese.
Sono in fondo, e vedo lo spettacolo di venti scooter in parata.
Tutti guardano, indicano, salutano.
Siamo sul palcoscenico, e non ci stiamo male.
Parcheggiare sulla piazzetta è assai meno semplice, ma ormai non si può sfigurare.

(Voglio anch'io la maglietta di Firefox)

Riesco a presentarmi a qualcuno, e scopro che c'è Lazio, Abruzzo, Liguria, Toscana.
Ben rappresentato anche il Canada.
Il piano di World Domination di IHMS procede inarrestabile.
Voi con il cambio potete ancora trattare una resa onorevole.

(Come fa Sonia a rimanere perfettamente immobile in ogni assetto e con le mani in tasca?)

Su e giù per i Cimini, il cielo è blu, i romani fuori porta un po' troppi, la gente in costume cozza non poco con le nostre tecniche nere.
Le strade sono bellissime e in buono stato.
Non sapevo dov'era Veiano, ma per fortuna lo sapevano i due venuti dal nord.
Avanti c'è ancora bellezza.

(Come fa il Blubbo ad affrontare le pieghe con "la mossa di chiappa"?)

Trevignano ha il lungolago più bello del Sabatino, e noi siamo seduti proprio lì.
Al solito un pasto frugale, e ognuno divora la sua parte e non mi viene offerto nulla.
Un momento per cui è valsa la pena vivere, il grosso ristorante abbonda di caciara,
Pino dà il la per il nostro inno.
Alla fine, il ristorante è ammutolito.

(Di chi era la torta di mele?)

Mi ritrovo l'unico dotato di penna, e ciò è sufficiente per fare di me il sostituto dei conti, malgrado il titolare sia presente.

(Perché Stellalpina porta gli occhiali da sole?)

Grazie ai presenti, tutti.
Ad Acar, perché dopo aver tagliato, cucito, rivisto, aggiornato il percorso, quel che è venuto fuori era splendente.



E a dirla tutta, siamo proprio belli.

(Triplice copia, blog, IHMS e burgman400.it)

21 aprile 2006

All'improvviso uno conosciuto, tanti anni fa

"Al telefono!"

Anni di insegnamento hanno spiegato ai miei amici che mi devono cercare al cellulare, chi è che ancora non ha capito?

"Son GM!"

Una cartolina azzurra per scoprire che il mondo non era più Roma e provincia, ma anche San Giorgio del Sannio, Fidenza, Desenzano, Genova, La Spezia, Taranto.
Ma soprattutto, Vallecrosia.

"Convivo da otto anni con una ragazza croata."

Ho la fortuna di non aver dimenticato nulla di sedici anni fa, scaglione 9/90, il biturbo, la scolta alla ghia, il ponte girevole, la nebbia di Parma.

"MC continua ad avere ragazze che si chiamano Roberta, perde un lavoro e ne trova due."

MC era l'unico essere al mondo che portava il cappello da lavoro della Marina, detto caciotta, come fosse il tricorno di Napoleone.
Una volta mi comprò una scheda telefonica perché io avevo dentro 7000 lire e lui solo 3000, così poteva parlare di più con la ragazza, che si chiamava Roberta.

"FB è andato in Piemonte."

FB era un ultrà del Genoa, seduto dietro allo striscione "Via Isonzo Kapovolta" del Marassi, l'ultima persona al mondo che pensavo potesse andare lontano dal mare.

"Ho un custom, in cinque ore sto in Croazia."

Facevi le gare con i motorini 50.
Avevi la dispensa per non farti la barba, ti si riempiva la faccia di ferite.

Finché parlo sono lo stesso diciannovenne, ne avrei da raccontare a tonnellate, tra cui alcune memorabili cazzate, però il materiale per il blog mi serve, e quindi ne avrete un po' per volta.

Sta di fatto che, quando so che i miei ricordi sono vivi e felici, sono vivo e felice.

20 aprile 2006

Sani valori

Ieri sera ero con il nipote embedded, preoccupato di insegnargli qualcosa che all'età di 8 anni possa tornargli utile.
Scartati i Sex Pistols e le pisciate dai cavalcavia sulla Roma - Civitavecchia, è un po' sensibile, meglio qualcosa di più soft.
Religione cattolica? Buone maniere a tavola?

No. Il Muppet Show.

Ho rimediato qua e là vari filmati del cuoco svedese.
Arrivati all'episodio Banana Split, il nipote nota le mie lacrime e mi chiede "Perché piangi?"
Stavo ridendo come un cretino.

18 aprile 2006

Esperienza in semifinale

Dopo il derby di Milano, #6 padre:

Comunque Gilardino è 'na pippa, nun è da Milan,
pò anna' bbene pe' l'Ascoli, pe' 'r Treviso...

Un'elezione di primavera (Forza Italia cioè Berlusconi)

Ecco il rompicapo: ha vinto o ha perso?
Ha due milioni di voti in meno rispetto a cinque anni fa, se non fosse stato per AN e UDC era a casa senza controllare verbali.
Ma è il centrodestra (per fortuna, nd#6).
E riesce da quattro legislature a fare delle elezioni un referendum su di lui.
Forse l'ultimo.

Un'elezione di primavera (Rolli, la migliore)

Devono aver finito il conteggio delle schede elettorali: arrestato Stefano Ricucci.

15 aprile 2006

Un'elezione di primavera (Calderoli)

L'autore di una legge come la sua avrebbe terminato la carriera politica in qualunque paese normale.
Larghe intese o no, la scomparsa della sua faccia già mi basta.

Una settimana in analisi (8)

I visitatori del mio blog hanno usato Internet Explorer 302 volte e Firefox 302 volte.
Chiedo il riconteggio dei click.

14 aprile 2006

Un'elezione di primavera (arco)

Ditemi in quale paese è possibile votare dai neofascisti ai comunisti.
Che volete di più?

13 aprile 2006

Un'elezione di primavera (stronzi)

Ci fosse uno che m'abbia detto che ho scritto un elezione senza apostrofo.

Un'elezione di primavera (in famiglia)

Tutti ulivi con un apostata, che ha votato Rifondazione.
Articolata e ricca di colte citazioni la motivazione:

"I DS m'hanno rotto er cazzo."

Un'elezione di primavera (dall'America)

La Grande Coalizione potrebbe rappresentare una lezione di ecumenismo pilatesco. Il delinquente politico insieme al bollitore di bambini.
La politica scriverebbe pagine inedite da studiare all'università. Per esempio, in Lombardia e Puglia (pro-Berlusconi) non si pagherebbe più l'ICI, mentre in Toscana ed Emilia (pro-Prodi, e scusate se sembra il suono di una pernacchia) la pagherebbero doppia per portare il bilancio in pari.
In Toscana ed Emilia verrebbero introdotti i PACS, mentre a Lodi le lesbiche e gli omosessuali verrebbero bastonati in piazza da Borghezio e Calderoli.
Alle truppe italiane in Iraq bisognerà dimezzare l'attuale finanziamento. Chi riesce a comprarsi le pallottole resta, gli altri possono fare domanda per entrare nella polizia di Baghdad o aprire un negozio di tappeti sul luogo.
Nella prima visita negli Stati Uniti il presidente Bush dovrà accontentarsi di pranzare col sottosegretario Fini, mentre il ministro Diliberto, che notoriamente non ama sporcarsi le mani di sangue, andrà ad Albuquerque a giocare al Sandia Casino, gestito dai Navajos scampati al genocidio.
Insomma, con la Grande Coalizione se ne vedrebbero delle belle.

Un'elezione di primavera (fascisti vari)

Uno dei pochi dati tranquillizzanti.
Non contano un cazzo.

Un'elezione di primavera (UDC)

Ha un sacco di voti in più, è decisivo come Fini per permettere al CD di giocarsela.
Economicamente però, tra impegno profuso e risultato ottenuto gli è andata male.
Pensava di sostituire Berlusconi, è il peggior partito della coalizione.

Sarà che gli antidivorzisti divorziati non convincono poi tanto?

12 aprile 2006

Un'elezione di primavera (Lega Nord)

Si è venduta come il partito della riforma federale.

La riforma costituzionale di cui si è ritenuta principale attrice, è federale quanto io sono un tifoso laziale.

I suoi elettori sono evidentemente meno imbecilli dei suoi leader, ergo lì stava e lì resta, al 4%.
Ormai rappresentativa di alcune valli lombardo-venete, trascurabile.

Un'elezione di primavera (Rosa nel Pugno)

Ha impostato tutta la campagna elettorale su una parola sola: laicità.
Questo problema in Italia è sentito più o meno come il problema del colore delle piastrelle del cesso. Giustamente.

Da cui il risultato.

Un'elezione di primavera (prologo)

Melissa Theuriau
Ci sono foto migliori di Mélissa, ma va bene anche così.

Rana suprema (alt. lyrics)

Se iobloggo non fosse un bidone, avrei scritto "Applausi" come commento al post di AmicaN.
Lo faccio qui.

11 aprile 2006

Un'elezione di primavera (il mio mondo edit)

Leleland (e poi hanno il sindaco di destra)
Illyland (ammazza che legnata, superLega)
Serpeland (superUlivo, mi aspettavo qualcosa di meno)
Flautaland (qui mi aspettavo molto peggio, Lega scarsa)
Raneland 1 (buono, ma mi aspettavo di più, guardate AN)
Raneland 2 (nella media, superUlivo anche qui)
Antìland (superMastella nella Campania salvatrice rossa)
Chiaraland 1 (mamma mia! e da quand'è che la Lega prende 'sti voti in Piemonte?)
Chiaraland 2 (Ulivo über alles sopra il 40)
Naudhizland (da sempre nega l'Emilia rossa, non smentisce, Lega al 7, al 7?)
Inveland (Ulivo a badilate, poi superAN, zonaccia da quelle parti)
Johnsland (ancora mi chiedo come fa ad avere un sindaco di centrosinistra)
Elfoland (buon risultato, ma credevo qualcosa in più per Fausto)
Sacherland (praticamente Cuba)
Kingland (botte da orbi come previsto, Lega al 18)

Prima di essere ucciso a colpi di eyeliner, vorrei precisare che Serpeland è sinonimo Gaialand e Kland ;-)

Già l'amo

Una collega che mi piaciucchia un bel po' è di queste parti.
Le chiederò la mano prima possibile.

Diario del presidente della sezione 17: giorno 3 (2° parte - fine)

Dev'essere cominciato tutto quando ho considerato buono un voto a Forza Italia.
C'era la croce sul simbolo, e c'era anche un segnaccio, come se l'elettore avesse provato la matita sulla scheda.
Non mi sembrava un segno di riconoscimento, e ho assegnato il voto.
La rappresentante di lista della Margherita, che chiamerò "la stronza" per ragioni che non vi posso rivelare, ovviamente ha blaterato un po'.

Ma poi, quando le ho chiesto di verbalizzare la contestazione, ha detto che non le fregava niente, tanto "abbiamo vinto".

La giornata è stata come ieri, un sacco di gente a votare, mai un minuto per raccogliere idee, e come ieri non ho potuto mai abbandonare il seggio.

È tutto perfetto fino a poche ore dalla chiusura, quando scopro con orrore che le schede del Senato non tornano più.
Non so come sia potuto accadere, ma sono tre in più, visto anche il deficiente che mi ha infilato le schede scambiando le urne.
Una lunga carriera da scrutatore e presidente in cui mi erano sempre tornati i conti non è più immacolata.

Ma il Senato, a parte i tre voti in più, va via liscio, gli Unionisti ridono, i Berlusconiani piangono.

Si attacca con la Camera, e sono 921 schede da contare.
Cambia tutto, sono le sette, e comincia a grandinare sull'Unione, da Roma arriva l'ordine di litigare su ogni scheda, i Berlusconiani ridono.

Arriva un voto strano, una croce molto larga che prende AN e Fiamma, ma ha il centro nel simbolo di AN.
È un caso limite, fisso la scheda, ci penso un po'.
La stronza scambia la mia esitazione per schieramento, e attacca lo show che rovinerà il resto della nottata, dandomi del fazioso di destra.
Nel frattempo decido che il voto è nullo, ma non lo dico, e la faccio andare avanti.
Quando penso che ha finito, le dico che avevo annullato il voto, ma che ho aspettato a dirlo per godermi lo spettacolo delle sue cazzate.
Lei va dai carabinieri, arriva gente da altri seggi, urla, sorrisi complici dai rappresentanti Berlusconiani, insulti vari.
Mi viene offerta anche la testimonianza in caso di querela dai maggiorenti locali di AN, siamo alla fantascienza.

Il carabiniere mi chiede se voglio sporgere querela (ma vaffanculo), il rappresentante dei DS mi dice che è meglio per me se metto il voto contestato del Senato, su cui nel frattempo la stronza ha cambiato idea, nella busta delle contestate (vaffanculo pure tu).

Il rimpianto non è per me, dato che il presidente sta lì apposta, ma per i miei scrutatori che stanno ormai stramazzando.
Sono anche uno degli ultimi ad andarmene, la presidente del seggio di fronte mi saluta, non ho il suo cellulare e mi dispiace un po'.

Arrivo al comune buon ultimo tra le venti sezioni, che figuraccia, e siccome non ho mai capito quali sono le buste da portare, metto tutto nel saccone di plastica e porto tutto.
E infatti da anni gli impiegati del Comune mi prendono per il culo.
Mi accerto che i manifesti elettorali (sei, di circa 4 metri quadri l'uno), vengano messi nella carta riciclata, e vado a cercare di capire come sono andate le elezioni.

A casa, descrivo la stronza a mia madre, e martedì mattina la sezione locale della Margherita passerà il suo peggior dopo-elezioni di sempre.

Invettiva finale, ci danno 187 € per stare sabato pomeriggio, domenica e lunedì chiusi dentro un classe elementare (la 4D nel mio caso), firmare duemila schede, contarne 1737, riempire un numero di verbali che non vi potete neanche immaginare, con l'aggiunta dello scrutinio elettronico, un'altra palla inutile.
Credo che la nostra funzione sia abbastanza utile in una democrazia, se si considera utile contare voti o verificare documenti.
Vi dirò, non ho mai sentito un ringraziamento.

Un'elezione di primavera (burino edit)

Su Latina non ci perdo tempo, è inutile.
Su Viterbo vale più o meno lo stesso discorso di Latina.

Ma Frosinone e Rieti proprio no, non ce la faccio.
Abbiamo tollerato abbastanza, è ora di trovare una soluzione.
Definitiva.

Diario del presidente della sezione 17: giorno 3 (1° parte)

Refresh lobotomico sul sito del Viminale.
Grazie a tutti per i link, e a Lele.
Domani un post più lungo e amaro.

09 aprile 2006

Diario del presidente della sezione 17: giorno 2

Ieri mi sono dimenticato la cosa più importante, e cioè che tra le carte dell'ultimo minuto mi sono trovato la presenza di due osservatori OSCE, con accompagnatore italiano, di cui però finora nessuna traccia.

Giornata al massacro, con valanghe di votanti già dalle 8 di mattina, senza possibilità di fare tutto il lavoro idiota, tipo firmarsi le pagine del verbale.

Ho tenuto duro, ho conquistato la presidente della sezione a fianco, che d'ora in poi chiamerò per semplicità "sezione della gnocca" per motivi che non vi posso rivelare.
La presidente della sezione della gnocca mi ha offerto pasticcini e ciambellone, in cambio del temperino (non ce l'ha, e sono tutte donne) e delle consulenze (lei è un po' inesperta).
Insomma, quasi mai abbiamo avuto il tempo di controllare che le schede tornassero con i multipli di 50, perché il 50 è il numero magico delle sezioni.
Ma alla fine, anche quella scheda del Senato che non tornava da tutto il pomeriggio è risorta. Poco male, tanto con il Senato è più facile barare.

Purtroppo ho dovuto spedire via con estrema gentilezza una ragazza che non era in elenco, ma era certa che la sua sezione fosse quella.

Ancora purtroppo ho degli scrutatori un po' de coccio, e la mia pausa pranzo è durata 40 minuti, il tempo di votare nella mia sezione e prendere due panini a casa.

Ancora di più purtroppo mi sono ritrovato una rappresentante di AN che è talmente carina e dolce che non riesco a credere che stia appresso a quel partito.
(Cioè, almeno dalle mie parti quelli di AN si distinguono per tasso di burinaggine identificabile a occhio nudo, non so da voi).

Per il resto, leggiadre fanciulle che votano solo la Camera, coatti che non c'è bisogno di capire dove metteranno la croce, mamme quarantenni stupende e solari con figli stupendi e solari, lo sguardo luminoso delle coppie ben riuscite, lo sguardo ineluttabilmente triste delle coppie che hanno figli disabili, gli anziani che ridono sempre e salutano tutti, quelli che mi chiamano "signor presidente", le nonne da cento chili che si devono sbrigare perché devono preparare il pranzo, le mani callose a sorpresa quando riprendi la matita, quelli che sanno solo il loro dialetto, quelli che piegano la scheda in maniera impossibile, quelle che quando chiami un uomo entrano insieme a lui e ti dicono "sono la moglie" (e sticazzi?), quelli con i vestiti impataccati, quelli vestiti come a capodanno, Fiorella Mannoia.

Tutti hanno un pezzo di carta e una matita, e basta.
Ed è la bellezza e la grandezza della democrazia.
Ed è il motivo per cui sono disposto a buttare un bel weekend.

08 aprile 2006

Diario del presidente della sezione 17: giorno 1

La prima sorpresa è quella di un PC piazzato in tutte le sezioni.
È un portatile Olidata, e dovrebbe servire allo scrutinio elettronico, ma non ho avuto modo di vederlo in azione.
Gli operatori designati con tanto di tesserino sono praticamente dei bambini (e bambine, bruttine per giunta).

Nel materiale non c'è niente di nuovo, scomparso da alcune elezioni il leggendario nastro adesivo con la spugnetta, sostituito da un più pratico autoadesivo.
Questa volta però il numero delle schede indicato sul pacco non c'entra una cippa con quelle che ho contato.
E strano anche il fatto che ci mancassero ben tre buste; dovrebbero arrivare domattina.

Ho una sezione mostruosa con 1137 votanti, spero che se ne stiano a casa un bel po'.
Per le scrutatrici mi è andata male, ce n'è una decente alla sezione di fronte, ma chiaramente non potrò farci nulla.

La cosa peggiore è che non abbiamo nessuna indicazione su chi deve votare al Senato, quindi ce li dovremo spuntare a mano sugli elenchi, rischiando di sbagliare.
A proposito di questo, ma è possibile che siamo l'unico paese al mondo ad avere quest'assurda cazzata del corpo elettorale diverso per le due camere?
Cos'è, il consiglio degli anziani?
Spero che qualunque riforma costituzionale futura abolisca questa inutile camera differenziata.

Rappresentanti di lista di AN, FI, UDC, DS e Margherita, ma ho visto solo quelli del centrosinistra.
Quello dell'UDC lo conosco bene, ma soprattutto lui conosce bene me.

07 aprile 2006

Paura

Mi sta succedendo qualcosa che non vorrei mi succedesse.
Fare il presidente della sezione 17, e avere la testa al mare, Sperlonga per l'esattezza, mentre mi servirebbero due giorni di buona concentrazione.

Non è una cosa sbagliata, sono sbagliati tempi e modi.
Come al solito.

06 aprile 2006

Real seventies (4)

Ma uno che la mattina si prende un Hag macchiato freddo, che campa a fare?

04 aprile 2006

C'è qualcosa che non va, in questo cielo

Ognuno si sarà fatto un'idea, se la tenga.
Non ho visto né il primo né il secondo dei dibattiti, non ne ha visto nessuno di quelli secondari (tipo Mastella contro Cesa), non credo di aver mai visto dibattiti.

Mi sono iscritto molti anni fa alla newsletter del governo, mi so districare bene nel sito di Camera e Senato, leggo con attenzione, se ho tempo.

E quindi non sono sorpreso, quasi mai, tutti fanno quello che mi aspetto che facciano.

Fregnaccia o meno, avrebbe dovuto essere l'altro a dire di abolire l'ICI.

03 aprile 2006

Titoli non indie: Bob Dylan anni '60

Bob Dylan è il nome d'arte di Robert Allen Zimmerman. Nato a Duluth nel Minnesota, scelse il nome d'arte dal poeta Dylan Thomas. A venti anni emigrò a New York.
Il periodo più interessante della sua produzione sono gli anni '60, escludendo il primo album, omonimo, composto per la maggioranza da cover.
È stato identificato da sempre come protest singer, il che è una gran scemenza.
In realtà ha attraversato tutti gli stili della musica americana.
Del suo primo periodo, gli album che considero assoluti sono due.

The Freewheelin' Bob Dylan: questo è uno degli assoluti, quindi da avere in ogni caso. Quando lo presi la prima volta pensavo fosse un greatest hits, dato il numero incredibile di canzoni più o meno note presenti. Tra le più, A Hard Rain's A-Gonna Fall e Blowin' in the Wind, ma la mia preferita è la brevissima Masters of War. È leggendaria perfino la copertina, con Dylan che cammina nella neve di New York al fianco della sua bionda fidanzata del momento, tale Susie Rotolo. A proposito, lui è sempre in copertina.

The Times They Are A-Changin': questo è l'unico vero disco politico degli anni '60, con un titolo, e title track, che suona come uno slogan, e come tale venne usato a lungo. Il disco è piuttosto cupo, e per sentirlo tutto di fila serve un discreto impegno. A parte The Times They Are A-Changin', l'altro pezzo storico è With God On our Side, di cui il titolo dice già tutto.

Another Side of Bob Dylan: già dal titolo si capisce che Dylan vuole dare un idea diversa della sua musica. La protesta è (quasi) sparita, e il risultato è piuttosto eterogeneo, ma più vivace del precedente. Difficile inquadrarlo, ma è ancora un disco folk, con un po' di blues che comincia a fare capolino. La mia preferita è Motorpsycho Nitemare.

Bringing It All Back Home: qui ci si avvicina all'assoluto, anzi forse lo è, ma è il disco che ho da meno tempo, magari tra un po' cambio idea. Figurano Subterranean Homesick Blues, con un video ante-litteram, Maggie's Farm, ripresa anche dagli U2, Mr. Tambourine Man. C'è bisogno d'altro? Inclassificabile come genere, da qui Dylan comincia a riscrivere la storia del rock. La mora che fuma in copertina è Sally Grossman, la moglie del suo manager. Sul lato opposto, una foto di Joan Baez. Fu il suo primo disco ad andare alto in classifica.

Highway 61 Revisited: qui mi allungherò, ma devo. Se non avete questo disco, avete una cosa in più da fare nella vita. Basterebbe iniziare una canzone con "Once upon a time you dress so fine" per la gloria imperitura, ma Dylan va ben oltre. Oltre a Like a Rolling Stone, canzone dell'addio alle velleità politiche, in fondo all'album c'è una delle opere d'arte del rock, gli 11 minuti di Desolation Row, sorta di viaggio psichedelico in una strada che tanto desolata non è, e dove Dylan incontra una serie di personaggi del tutto folli (Ezra Pound and T. S. Eliot che combattono, tanto per dirne una). Un pezzo che amo di questo disco, Ballad of a Thin Man. Abbiatelo ad ogni costo.

Blonde on Blonde: c'è chi lo considera il primo doppio album rock. Un'ora e un quarto in cui Dylan prova di tutto, con una buona iniezione di blues, ma anche di country, che concretizzerà nei due successivi. È il primo album con Robbie Robertson. Per me è anche l'album dell'armonica, dato che è presente praticamente in ogni pezzo, e l'album dai titoli più lunghi. Difficile scegliere la preferita, sono indeciso tra l'inno alla cannabis Rainy Day Women #12 & 35, e Stuck Inside of Mobile With the Memphis Blues Again. Anche qua siamo vicini all'assoluto.

John Wesley Harding
: e country fu. Dopo esserci andato vicino con il disco prima, qui siamo nel west. Chiaramente si capirebbe meglio a essere americani, ma anche qui dalla penisola qualcosa possiamo capire. Capire che su questo album c'è All Along the Watchtower, per esempio, che è stata rivista e ampliata da gente come Hendrix e U2, per esempio. All'interno del CD c'è uno strampalato racconto di Dylan, che comincia così: "There were three kings, and a jolly three too". Quella di scrivere qualcosa nell'album è una sua usanza, ma non sempre gli scritti sono suoi. Sulla copertina, una specie di Village People con vent'anni d'anticipo.

Nashville Skyline: un po' di tempo fa vi avevo segnalato le sue session con Johnny Cash. Girl From the North Country è cantata insieme all'uomo in nero, e il disco è fatto di puro country, pezzi brevissimi, l'album dura meno di mezz'ora. Ma la cosa da provare è mettere quest'album senza dire chi canta. Dylan è assolutamente irriconoscibile, e se uno cambiando stile si cambia anche la voce, be', direi che ha fatto tutto quello che si poteva fare.

Se volete

Il 6 agosto viene a Roma qualcuno che conosco?

02 aprile 2006

Pier Ferdinando Casini

Fai schifo.

Non si sa mai

Portmeirion passa a XP.
Un po' di lavoretti, e poi si riprende con un post che dovrebbe interessare una delle meno note ma affascinanti bellezze naturali del nord Italia.

Pachino 2: la vendetta

Ieri ero a cena con una, ma ero anche a cena con tre.

Non ho mai fatto una simile scorpacciata di pettegolezzi (o gossip, come dicono gli stronzi). Ce n'era per tutti.

E poi, ho scoperto che io e l'una non siamo andati allo stesso concerto.

01 aprile 2006

Unlovable

Non ne vale la pena, e lo sai da tanti anni, tanti che io non mi ricordo più l'inizio.
Lei non c'entra, l'avevo tagliata già da un po', e poi lui è irraggiungibile, io non sarò mai così.

C'è bisogno d'amore, sembra strano ma me ne accorgo anch'io, guarda quella mora, ha dei normali jeans, una normale camicia, nienta panza al vento, niente stivali ridicoli, ha la coda di cavallo, e la coda di cavallo è meravigliosa, ed è meravigliosa lei.

Non lo vedi che non mi guarda nessuna?
Non lo vedi che sono l'unico che canta Panic degli Smiths?

Mi è venuta voglia di ubriacarmi, ed era un sacco di tempo che non mi succedeva.
Anche qui, un sacco di tempo, che non mi ricordo più l'ultima volta.