22 settembre 2006

Stato d'amore e di fiducia: to Pistoia

La Cassia fino a Viterbo è una rovina.
Sutri e Capranica sono belle, ma passare Cura, Vetralla e compagnia burina fa pensare di essere in periferia di Roma.

Dopo, meglio.
Il lago di Bolsena visto da Est, la strada che già dopo Acquapendente (città dei pugnaloni?) sale verso l'Amiata, con un paesaggio arido e deserto che modifica l'immagine arcinota di uno dei panorami più pallosi della penisola, quello delle colline senesi.
Benza a Montefiascone, caffè pagato a peso d'oro a Monteroni d'Arbia, non mi fermerò più fino alla città del concerto.

Mi sovviene, nell'incasinato nodo di Firenze, che è giorno feriale, e quindi se al ritorno mi buttassi in autostrada mi aspetterebbe un fila di autotreni fino alla capitale. Ci penserò domani.

Toppo un paio di rotatorie in quel di Agliana, alla ricerca della Provinciale Vecchia Pratese (o Pratese Provinciale Vecchia, o Vecchia Pratese Provinciale).

L'albergo è carino, l'albergatore mi spiega il perché della tinta dei muri, nonché come si usa il televisore (giuro).

Proseguo per la Pratese Vecchia Provinciale, e imbocco allegramente dentro Pistoia
Mi metto nell'unico parcheggio per moto che trovo (Corso Gramsci, mi pare).
Le moto non sono incatenate, buon segno.
Ci sono cartelli con scritto "Concerto Pearl Jam" e la freccia.

Lui vede me per primo, come a Milano, mentre io non lo vedo mai.
Ci facciamo un giro per sgranocchiare qualcosa, io certo che Pistoia deve essere una città carissima, ma misteriosamente non lo è.

Mi dà un idea strana, urbanisticamente somiglia un po' a Padova, talvolta c'è qualcosa di poco curato.
Come uno dei palazzi sulla piazza, che sembra avere i vetri rotti, dicono sia la curia.

In fila per entrare, davanti ai gorilla della sicurezza che si tengono per le manine (mai vista una cosa simile, ma funziona), il popolo cittadino è incuriosito.
Dal piano superiore di un ottico grosso come un supermercato, Cav. qualcosa, si affaccia un rossa, né giovane né tanto bella, che fa foto.
Partono cori da stadio, tra i peggiori, e lei risponde con il dito medio.
Poi si affaccia un'ottica, piuttosto giovane e piuttosto bella, e le urla virano sul mi avanza un biglietto, lei birichineggia un po', e poi sparisce.
Dev'esserci un significato.

8 commenti:

  1. Ringrazia che t'ha visto. Conosco gente che lo ha atteso agli ingressi per ore e poi LUI era già dentro :PPPP

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  2. Spero che quella gente lo abbia schiaffeggiato a dovere! :PPPP

    bye
    G

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  3. Che fossero colleghi di inve quelli dell'ottico?:-P
    Ci credo che non mi vedi mai, l'altezza non è certo il mio forte:-D

    Dalè, ma io credevo che voi foste ancora nel vestro settore.
    che era il B23 o il B24??:-PpPp

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  4. strano ...solitamente da appuntamenti e poi invece non risponde agli sms e non si fa trovare ai concerti...ho esperienza a riguardo..:P

    kzissou

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  5. Due cose: le colline senesi saranno pure banali ma sono una figata. Vediti San Quirico d'Orcia..A Pistoia ci sono stato qualche giorno da piccolo (parecchio piccolo) e ho alcuni non buoni ricordi: mio padre ha chiesto una granita di caffè e gli hanno dato una specie di granatina coll'espresso anziché lo sciroppo. Una cagata. Siamo andati a un ristorante dove, dopo un'ora, non ci avevano neanche chiesto cosa volevamo ordinare, per la disperazione ce ne andammo. Caso unico in my life. Purtroppo nn ricordo il nome se no te lo direi. In ogni caso niente di particolarmente bello, mi pare di ricordare anche a me.

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  6. Ma infatti, la inner tuscany lascia molto a desiderare.

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  7. Cav. Bruni Aligi. E' l'ottico piro più noto e pubblicizzato.
    Dai su, che Pistovia (e qui sto' violentando il mio campanilismo) è parecchio bellina.

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  8. C'ero anche io!
    Ma sarai stato tu quel motociclista che aveva un sistema geniale per portare il bloccadisco? Bloccato vicino alle piastre della pedanoa se non sbaglio... cerco ancora di imitarlo ;-)

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