11 febbraio 2007

Ma io funzionerò

C'è stato un periodo in cui alle lezioni dell'università ne aggiungevo altre in una sede distaccata. La sede era un negozio di dischi a San Lorenzo, Disfunzioni musicali. Appena possibile, ma anche facendo sega, mi dirigevo verso quello che era il piccolo paradiso da guardare, dato che non avevo una lira, unendoci talvolta una lingua al pomodoro (500 lire) comprata nell'adiacente panetteria, dove venivo regolarmente salutato con "Ciao bello" (come tutti). Oppure, in compagnia dell'amico M, il sabato pomeriggio partivamo per il giro con la mia 500 rossa (sì, avevo una 500 rossa), ascoltando rigorosamente il gioco a premi di Radio Rock. Il giro comprendeva, oltre a Disfunzioni, Just Like Heaven a Torpignattara, Freesbee al Flaminio, Technopop a Testaccio. Tutti questi negozi hanno chiuso e sabato scorso ha chiuso anche Disfunzioni. Ha chiuso perché i negozi di dischi come li ricordano quelli della mia età sono destinati a sparire, semplicemente perché non servono più. (Questa cosa l'ho già scritta due anni fa sul newsgroup it.fan.musica.u2, venendo preso per infermo mentale) C'erano diversi motivi per cui quel negozio aveva la fila di fuori prima di aprire, o perché il sabato pomeriggio era impossibile entrarci. Aveva ancora il vinile, e molti CD quasi introvabili nel resto di Roma, come indipendenti, import, perfino i bootleg. Spesso a prezzi inferiori, due o tremila lire. Ma il suo punto di forza era l'usato. C'erano delle vaschette riempite con i dischi che la gente portava indietro, perché doppioni ricevuti in regalo, perché non graditi, perché dopo il matrimonio la signora aveva ordinato lo sgombero coatto. Ed era lì che generazioni di musicofili squattrinati avevano cercato l'occasione, il Dark Side of the Moon, l'Houses of the Holy, l'Aftermath, con la speranza di portarselo via a meno del prezzo nuovo, quando a prezzo speciale c'era solamente la monnezza autentica. Certo era difficile che qualcuno desse via i capolavori, per questo bisognava essere lì quasi ogni giorno, per acchiappare la fotocopia della copertina dalla vaschetta per primo e far smadonnare quello dietro di te. E senza giudicare male quello sprovveduto che mi aveva fatto trovare Wide Awake in America, in edizione americana, a otto sacchi. Potrei raccontare le millemila ore passate lì dentro, le piccole vittorie, le piccole rosicate, ma per forma dello scritto internettiano scrivo due storielle. Nella prima, un pomeriggio, l'amico M si avvicina dicendomi: "ce sta Pride a cinque sacchi". Pride è come noi fan degli U2 chiamiamo In the Name of Love, e per la prima volta avevo in mano un disco con gli inediti, i lati B, le canzoni non pubblicate sugli album. Potevo dire che avevo una pezzo che la gente normale non aveva mai sentito (e non che Boomerang sia un granché di inedito, a dirla tutta). Quello fu il primo mattone della mia collezione di singoli degli U2, oggi arrivata a 112 mattoni. Seconda, Disfunzioni aveva una sacca di stoffa, quadrata a forma di 33 giri, con scritto il nome del negozio e un capellone che suona il liuto. La volevo, ma non trovavo mai il coraggio di chiederla pensando fosse riservata a clienti di riguardo e anche perché Maurizio, il tizio dell'usato, era un tipo serissimo di poche parole. Un giorno faccio un acquistone, circa novantamila lire, mi pare fossero i primi cinque album dei Pink Floyd. Decido di osare, e chiedo la sacca a Maurizio, che annuisce e me la dà. Ci andavo alle fiere di dischi, ostentandola come fossi una sgallettata con il cellulare nuovo, e quasi sempre era vuota. Qualche giorno fa ero al cinema a vedere l'Arte del Sogno, e a un certo punto del film i protagonisti cantano una canzone vestiti da pupazzoni. Quella canzone è After Hours, l'ultima del terzo album dei Velvet Underground, ed è cantata dalla batterista Maureen Tucker. Quel CD l'ho comprato da Disfunzioni.

13 commenti:

  1. Nooooooo! Pure Disfunzioni? :-(
    Ci compravo poco, ma era una gioia passare le ore lì dentro.

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  2. che tristezza...
    :-(


    ciao
    acar

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  3. Lei mi commuove, amico.
    Qua nella città umida ne sopravvivono pochi, uno dei quali chiuso da poco, della mia zia, davanti al teatro Toniolo di Mestre. C'hann'aperto un anonimo negozio di moda fescion.

    Le mie allieve, quando gli dico di comprarsi un disco, arrivano col masterizzato by Emule. Troppa musica, troppa e gratuita. E ascoltata troppo in fretta.

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  4. Ha chiuso perché i negozi di dischi come li ricordano quelli della mia età sono destinati a sparire
    Che tristezza!
    E comunque, tu in una cinquecento rossa? Ma ci stavi? ;-)

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  5. Quando è nato mio padre i negozi di dischi non esistevano, come quando siamo nati noi non c'erano già più le lavandaie.

    Brain: può sembrare incredibile, ma c'entravo. Non ho mai provato i posti dietro, però.

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  6. x la flauta:
    hai proprio ragione, troppa musica che si finisce per non apprezzare.
    per reazione a tutto questo ho rimesso in funzione il giradischi
    ;-)

    acar

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  7. ...già... ma se vai a cercare una puntina nuova, ti guardano manco fossi matusalemme...

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  8. oh after hours carinaaaa
    voglio andare a vedere il film

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  9. x la flauta: invece ti dirò che non è così :-) per rimettere in sesto il mio ho dovuto comprare un banale elastico. pensavo sarebbe stato più facile trovare l'ago nel pagliaio...invece con sorpresa il mercato dei ricambi è ancora bello vivo (poi dipende sempre da che marca di giradischi avevi)

    ciao
    acar

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  10. Tu mi fai venire la nostalgia... la 500 rossa... sigh!!!!!
    Ma non una qualunque... la mia!!!!

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  11. "supporti fonografici" et "psyco". requiescat in pace. augh


    V

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  12. che tristezza , a distanza di 2 anni e mezzo, leggere questo post ... io sono di messina, quando salivo a roma, era il primo posto dove andavo ... e quando non potevo ,acquistavo x corispondenza . da disfunzioni acquistai tantissimi vinili , bootlegs , cd singoli , cd nuovi ... posso ricordarare NE YEAR'S DAY , 12" extended version , un doppio vinile dei sex pistols, un 7" verde dei beatles, diversi dei cure , il 10" dei Bush , i singoli d'importazione degli smashing pumpkins ... entravo con la lista in mano come al supermercato ... gran negozio, come just like heaven ( che però era + caro ... ) ...

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  13. p.s. sno chistian e ho 32 anni ... il post precedente da anonimo è il mio ...

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