17 ottobre 2011

Il black bloc svela i piani di guerra

X. è viterbese, è un "nero", ha una laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche ("perché era pieno de fica", dice lui), e un lavoro precario da community mayorshipper.

In cosa consiste il suo lavoro?

Aiuto la gente a diventare sindaco su Foursquare.

È un lavoro difficile?

Sì, devo stare tutta la giornata davanti a Twitter, e dopo due anni ancora non ho un contratto a tempo indeterminato da quadro.

Come vi siete nascosti nel Movimento?

Il Movimento ci conosce benissimo, e ci conoscono anche le guardie, siamo quelli con le felpe nere Carhartt, però non quelle tarocche che hanno tutti.

Come vi siete preparati?

Eravamo divisi in due falangi, la prima, la "Rino Gaetano" era composta da circa 13 persone e mezzo, dato che uno è molto basso, e doveva intervenire appena passati davanti alla Base di via Cavour.

La Base nel senso di al Qaeda?

No, la pizzeria che è aperta pure alle 5 di mattina, che pure se è tutto congelato metti che ti viene fame dove altro vai?

E la seconda falange?

La seconda falange, la "Daniele Silvestri", aveva il compito di lasciare parcheggiata sin da venerdì sera una Mini piena di bombe carta, mazze, biglie e laser dei cinesi, che ci sarebbero serviti per la manifestazione.

Parcheggiata dove?

In doppia fila davanti alla Coin di San Giovanni. Non se n'è accorto nessuno.

Perché eravate così armati? Poteva scapparci il morto.

E quanti morti invece fa questo sistema? Chi è l'assassino di Steve Jobs? E l'arbitro Tagliavento?

Ma lei è romanista?

Non mi interessa il calcio, i calciatori fanno parte dell'1%, noi siamo l'altro 99%.

Come agite tatticamente?

Siamo divisi in batterie da 12, 15 persone, ogni batteria si schiera con gli scudi e le lance lunghe rivolte verso il nemico.

È la stessa organizzazione della falange macedone.

Infatti, solo che i macedoni l'hanno dimenticato e non se l'aspettavano.

I macedoni?

Sì, un fioraio verso via Labicana, era un bersaglio straordinario e prenderlo ai fianchi era uno scherzo.

E lui che ha fatto?

Ha chiamato un paio di amici suoi del campo nomadi di via di Salone e allora abbiamo pensato che forse non era l'obiettivo giusto della nostra guerra.

E qual è l'obiettivo giusto?

Siamo contro le banche, il debito sovrano, il precariato, la new wave italiana, il free jazz punk inglese e la globalizzazione che costringe i cittadini dei paesi dell'Est Europa a prendere la cittadinanza tedesca e segnare al terzo minuto di recupero.

Ma lei è proprio sicuro di non essere romanista?

Non mi interessa il calcio, i calciatori fanno parte...

Sì sì, ho capito, e allora cosa avete fatto?

Un'azione fortemente simbolica, abbiamo sputato a un vecchietto che andava in giro con i capelli bianchi lunghi legati dietro e diceva di aver votato contro.

Be', certo, proprio un'azione di guerra.

Non parlo di politica con un blogger.

E con chi ne parli?

Non te lo dico, ma non è finita: siamo già stati trending topic su Twitter per un giorno, possiamo esserlo ancora.

5 commenti:

  1. Lei è sempre una certezza, ragazzo mio.

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  2. genio!
    Quella della mini merita un applauso!

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  3. Complimenti è veramente geniale..chissà se basta una risata per seppellirli :)

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  4. geniale! grandissimi! magari non servirà a seppellire il sistema, ma a imbiancare i vecchi media polizieschi e assassini quello sì. grandi!

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