Se tentassi di mettere qui in bella copia tutti i commenti letti o sentiti negli ultimi giorni sulla lotta all'interno del PDL ne verrebbe fuori qualcosa di illeggibile, e sicuramente noioso.
Non riesco però a non dire nulla sull'allucinante fascino che Fini sembra esercitare su alcuni di sinistra, che se fossero solo blogger non ce ne potrebbe fregare di meno, e invece a quanto pare pure ex segretari e militanti.
Non credo sia possibile elencare tutti i cambi di posizione politica della sua carriera.
Sui diritti civili, sull'immigrazione, sul presidenzialismo, sulla legge elettorale, sul federalismo, sull'Europa, sul ministro dell'Economia, perfino sul suo stesso partito Fini in questi anni ha detto tutto e il suo contrario, e senza mai mettere in discussione non solo l'alleanza con Berlusconi, ma neanche il voto suo e dei suoi a ogni legge importante che veniva dal governo, finanziarie in primis.
Appunto, non devo elencarli, ne metto solo uno.
Fini è bolognese e tifoso del Bologna, ma durante il matrimonio con Daniela di Sotto, laziale, era diventato un habitué dell'Olimpico, dicendo, parole sue, che si era "avvicinato" alla Lazio.
Uno che si mette a tifare la squadra della moglie.
A me basta questo.
25 aprile 2010
Uno spettro s'aggira per Vigna Clara
Scritto da Numero 6 alle 11:53 2 commenti
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