17 settembre 2010

Ἀθηναίη (Minerva)

Sant'Ivo alla Sapienza"Dalla metà del sec. XVI prese il nome di Sapienza. La sede attuale fu costruita da Alessandro VI nel 1660. Decadde dopo la morte di questo Pontefice, nonostante gli sforzi specialmente di Benedetto XIV. Provvedimenti per la ripresa dell'Università furono tentati da diversi Papi e specialm. dal ministro di Pio IX Pell. Rossi, ma la vera rinascita data dal 1870. È attualmente frequentata da ca. 5000 studenti. Per ovviare alla insufficienza dei locali attuali nel centro della città, specialm. per quanto riguarda gli Istituti clinici e i gabinetti scientifici, è stato acquistato una vasto terreno al Castro Pretorio, nel quale è già sorto il policlinico e sorgeranno gli edifizi di altri istituti e probabilmente di qualche facoltà. L'Università ha diversi Istituti scientifici sparsi per le città e le varie facoltà hanno ciascuna una speciale biblioteca della materia."

(Guida d'Italia del Touring Club Italiano, Vol. IV, Italia Centrale, 1925)
(la foto è sgraffignata da Friendfeed)

08 settembre 2010

Banana split

Cari amici (amici...) viola, vi scrivo perché il vostro movimento è stato fatto oggetto di insulti da parte di importanti dirigenti del mio partito.
Siete stati definiti squadristi, un termine effettivamente offensivo, ma che aveva una sua ragione di essere usato, ragione umana, si intende, non certo politica.
Essendo un vecchio comunis democratico posso spiegare brevemente perché ci si sia lasciati andare così.

Perché, per cominciare, il presidente Schifani non è indagato. Lo è stato in passato ma le accuse contro di lui sono cadute, quindi considerarlo tale è come considerare indagato me perché una volante mi ferma sulla Togliatti. È semplicemente sbagliato.

Perché insultare il Capo dello Stato quando esercita le sue funzioni correttamente è altrettanto sbagliato, e dai fan del giustizialismo mi aspetterei maggiore conoscenza di certe faccende.

Perché l'idea in sé di permettere la candidatura a persone che siano "pulite", e le virgolette vanno intese nel senso peggiore, oltre a essere inconstituzionale è orribile. Può sembrare eccessivo, me ne rendo conto, ma non trovo altre parole per descrivere quella che per me è una semplice riduzione della sovranità popolare.
Ho il diritto di votare indagati, ho il diritto di votare anche dei condannati, come ho il diritto di ritenerlo o meno un fatto dirimente nella mia scelta.

Perché, citando Robert Heinlein, uno che oggi sarebbe probabilmente iscritto a un Tea Party, lo stato di diritto ha come scopo ultimo quello di non far condannare gli innocenti, e non quello di condannare i colpevoli. Detto in altre parole un colpevole a spasso è accettabile, un innocente dentro no. Lo so che è dura da mandare giù ma è così, e un qualunque libercolo di filosofia del diritto ve lo può spiegare meglio di me.

Perché il concetto di purezza, o di specchiatà moralita come si diceva una volta, mi è, più che indifferente, odioso. Il prevalere di una sola morale, qualunque essa sia, è dittatura. Il prevalere della morale come criterio di valutazione, il pensare che le persone perbene agiscano meglio in quanto tali, è reazionario.

Perché questo sistema politico, quello di oggi 6 settembre 2010, è figlio di Tangentopoli, e cioè del più colossale repulisti in nome dei vostri principi che sia mai avvenuto. È sotto i vostri occhi, ditemi voi.

Perché quelli che c'erano prima di Tangentopoli, che erano innegabilmente pieni di corrotti e mafiosi, a uno come Marchionne avrebbero detto "tu ora stai zitto e apri una fabbrica a Pomigliano d'Arco, poi discutiamo", mentre quelli di adesso non sono in grado di fare altro che balbettare che il mondo è cambiato e dirigenti e operai dovrebbero marciare insieme verso il sol dell'avvenire.

Perché la festa dell'Unità la organizziamo noi ed è nostra.
Se non vi fanno entrare in un locale non potete andare dal giudice a denunciare l'insopportabile sopruso, e se permettete alla nostra festa non vogliamo rompiscatole. Però vogliamo Schifani. Se la cosa disturba c'è il cinema all'Isola Tiberina.

Perché lì non c'era neanche mezzo elettore di Schifani, e quindi manifestare contro di lui non ha convinto nessuno a cambiare idea. Al contrario, essendo noi gli ospiti, ci abbiamo fatto una figura da peracottari. Ne facciamo già tante, lo so da solo, e preferiremmo non aggiungerne, anche perché si perdono voti.

Perché le elezioni le vorremmo vincere, e un paio di volte ci siamo già riusciti, addirittura senza che quello lì finisse in galera. Lo scontro tra giustizialisti e non va avanti da quasi vent'anni, e chi ci ha guadagnato alla fine è sempre stato Berlusconi.
Nella vita succede a tutti di essere convinti della propria strategia e dare la colpa alle circostanze quando va male. Una volta, due, forse tre. Ma dopo vent'anni sarebbe ora di capire, anche per tanti di noi, che così si perde.

Quindi cercate di capire, ci sono tante ragioni, e Fassino era alterato.
È come dare della puttana a una donna, non ci preoccupiamo che faccia un uso pacchiano della sua sessualità o grossi affari sulla Salaria, ci interessa che sia un termine insultante, anche se non si è fermata a uno stop.

Siamo di sinistra, e dare del fascista a qualcuno ci sembra un insulto grave, spesso il primo che ci viene in mente, e sentirci dare del berlusconiano ogni volta che cerchiamo di far capire che sul desiderio di vedere ammanettato Berlusconi non si costruisce niente ci irrita.
Ma è sbagliato, non era quello il termine da usare, e non so neanche quale sarebbe il termine giusto.

Da piccolo militante chiedo scusa per lo "squadrista".
Ora andate a rompere le palle da un'altra parte.
Grazie.