Trovato per caso in mezzo a carte varie, con quel "+2" che lo fa sembrare la lista di una festa.
E va benissimo così.
28 dicembre 2010
2010 in una foto
Scritto da Numero 6 alle 12:50 2 commenti
10 dicembre 2010
Chemical Chaltrons: Unforgettable Water
Alla fine ce l’hanno fatta! Nonostante il sequestro cautelare dello studio di registrazione, perché privo della concessione edilizia, nonostante il boicottaggio posto in essere dalla loro stessa casa discografica, che in gran segreto aveva gettato anzitempo il master del loro nuovo lavoro all’interno della discarica di Terzigno, e nonostante il fronte comune della stampa specializzata, che aveva posto divieto di pubblicazione di qualsivoglia recensione a loro dedicata, è finalmente uscito “Unforgettable Water under The Joshua Tree”, il secondo album dei Chemical Chaltrons.
Quello che l’Associazione Critici Musicali e L’Ente Internazionale Per Le Missioni Spaziali hanno definito “il primo gruppo che dovrebbe suonare sulla Luna… Per risparmiare la Terra”, ritorna prepotentemente sulle scene a quattro anni di distanza dall’enigmatico esordio “Hey Girl, hey Girl” (adesso reperibile solo presso alcune stazioni di servizio Q8).
Una lunghissima pausa di riflessione spirituale (molto apprezzata dai fans) che conduce il duo più ectoplasmatico della scena underground tirrenico/capitolina lungo percorsi intimistici, visionari e carenti di segnaletica, alla ricerca ossessiva di sonorità sperimentali (e prive dei requisiti di legge) ma sopratutto alla ricerca disperata di una donna, come sta a testimoniare il singolo d’apertura “Fucking on heaven’s door”.
Tra frustate di chitarre inesistenti e propulsioni sintetiche post-atomiche Antobel&Numero6 ci regalano (perché comprarli?) 12 episodi di puro delirio gastrointestinale, all’insegna di arrangiamenti delinquenziali tra nuclear-metal, industrial-punk e cannibal-liscio, sapientemente dosati dalla produzione artistica del leggendario Brayan Ino (storico produttore del sosia di Sting nonché, a tempo perso, stimato parcheggiatore abusivo presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma).
Una riconferma inaspettata… Ai limiti del codice penale!
Dicono di loro:
"Non abbiamo ancora avuto il tempo materiale di ascoltarlo" (New Musical Express)
"Notevole la commessa che ce lo ha venduto" (Rockstar!)
"Meglio di una colica renale" (Mucchio Selvaggio)
"...Ma perché…Ce lo avete spedito??" (Guitar Club)
"I Chemical chi? Ah, quei deficienti" (Rockerilla)
"Ma non doveva esserci una birra in omaggio col cd?" (Rolling Stone)
Scritto da Numero 6 alle 12:11 4 commenti