"...perchè si sarebbe dovuta fare prima una riforma delle giungla dei poteri locali, coerentemente con l'art. 118 determinando le funzioni, essenziali e non essenziali, delle 21 regioni, delle 108 province, degli 8.400 comuni, delle 320 comunità montane..."
Vabbè, uno de meno.
27 marzo 2009
Famo pure quaranta
Scritto da Numero 6 alle 23:40 0 commenti
24 marzo 2009
Quali?
Titolo del Sole: Stupro della Caffarella, i due rumeni confessano.
Scritto da Numero 6 alle 22:20 2 commenti
19 marzo 2009
Oltre gli elementi condivisi
Ieri Paul ha scritto un bel postone su Internet, credo intendendola come architettura basata sul TCP/IP, che poi è il nome che a noi informatici piace di più.
Potete essere d'accordo o meno su tanti punti, e anch'io non condivido proprio tutto, però la serie di riflessioni è molto sensata, e vale una lettura, anche dei commenti che ne sono seguiti.
(Ricordate sempre che quando un post è scritto bene lo sono, con rarissime eccezioni, anche i suoi commenti).
La parte che mi piace di più è quella del rapporto tra l'impatto della tecnologia cellulare e quello di Internet sulla quotidianità.
È un mio vecchio tarlo, e sono contento che qualcun altro ne scriva, come aveva già fatto tempo fa Google stessa.
Il motivo del mio interesse nella questione non è tanto quello sociologico o antropologico, che avendo superato il mio tempo studentesco non posso permettermi di maneggiare, ma l'avverarsi di una costante delle mie letture fantascientifiche.
E cioè che in ogni romanzo o racconto che descrive la storia del futuro non manca mai un arnese che permette di comunicare con chi si vuole, con schermo o senza, a milioni di anni luce o nella stessa base, e senza preoccuparsi troppo dell'eventuale infrastruttura.
Quell'arnese ormai ce l'abbiamo tutti, e la scatolina fischiettante con l'apertura a scatto di Kirk e Spock può finalmente trovare la pace dei grandi sogni dell'umanità: diventare un giocattolo per bambini.
Scritto da Numero 6 alle 13:54 0 commenti
Etichette: Citation Day
13 marzo 2009
Pubblica Utilità Motorettara
A tutti è capitato, perché è notte, perché è domenica, di fare benzina al 24 ore, o self-service, o ar serservis (alla romana).
Ora, se siete in riserva, voi automobilisti potete buttare dentro 10 o 20 € senza problemi, ammesso che abbiate la banconota, magari nuova di zecca che è sempre meglio.
Per noi in moto non è così.
Non sappiamo se 10 € entreranno tutti, e per quelli che hanno mezzi più piccoli non si può essere sicuri manco del pezzo da 5.
A questo punto ci vengono piuttosto comodi i 24 ore con il bancomat: uno mette fin quando entra, si prende lo scontrino e felice se ne va.
Per questo ho deciso di condividere con il popolo a due ruote, e anche con quello a quattro che si trovasse privo del necessario bigliettone, i benzinai che accettano il bancomat, con una mappa Google.
La mappa è qui, ed è ovviamente un po' romanocentrica.
Io continuerò ad aggiornarla man mano che ne sgamo di nuovi, e se vi va di aiutare potete mandarmene, anche se non sono a Roma.
Alcune condizioni importanti.
Devono accettare il bancomat quando sono chiusi, direttamente nella bocchetta, non valgono quelli in cui bisogna passare alla cassa dopo (e che quindi sarebbero aperti).
Serve precisione assoluta, marca e indirizzo, "me pare quello dell'aggip su 'a Casilina" non va bene, il segnaposto andrà sulla tettoia.
Dev'essere uno dove siete già stati, e non uno di cui avete sentito parlare.
(Volendo la mappa ha aveva anche il feed per gli aggiornamenti, ma i feed di Google Maps sono erano veramente orrendi)
(E pure Bing, qua)
Scritto da Numero 6 alle 14:50 5 commenti
Etichette: Scootertown
10 marzo 2009
Ammesso che se le riprendano
Io, pur di avere una cosa indescrivibilmente bella come il South by Southwest in Italia, sarei disposto a rivendere Sicilia e Sardegna all'Aragona.
Senza rimpianti.
Scritto da Numero 6 alle 11:09 0 commenti
Etichette: Dichiarazioni di principio