(Qualche giorno fa Zurigo Turismo, un ente benefico che offre vino del Vallese, emmenthal e concerti ai blogger amici di ciociari spostati momentaneamente a Milano, mi ha appunto beneficiato del concerto di Rossana Casale a Roma. Tra le altre cose, Zurigo Turismo si occupa anche di promuovere il turismo nella città di Zurigo)
Celio
Il Celio è uno dei sette colli di Roma, in genere quello che ci si scorda quando si recita l'elenco, ed è anche l'attuale diciannovesimo rione della città di Roma.
Tacito dice che prende il nome da tale Celio Vibenna, condottiero etrusco, ma anche lui non è che sia tanto sicuro, però essendo abbastanza suggestivo lo prendiamo per buono.
Se siete di quel genere di turisti che interpretano i viaggi a Roma come tour di chiese, e cioè praticamente tutti, qui ce ne sono di imperdibili.
A Roma però il colle è famoso per un motivo un po' più sostanziale: è la sede dell'ospedale militare.
In epoca di naja, essere mannati ar Celio significava quasi sempre essere riformati, cioè risparmiarsi l'anno a difesa dei patri confini.
Villa Celimontana
Malgrado il nome della villa sia recente, ed è preso da Caelimontium, secondo rione della suddivisione di Augusto, qui è sempre stata tutta campagna.
All'epoca dei romani c'erano vari horti, come i ricconi dell'epoca chiamavano i loro villoni di periferia, e dopo qualche secolo di nulla il terreno se lo presero i Mattei, una famiglia con discrete possibilità; Casetta Mattei, sulla Portuense, era roba loro, così per darvi un'idea dei loro modesti possedimenti.
Oggi l'ingresso della villa è di fianco alla chiesa della Navicella, proprio sulla cima del colle.
Da lì il terreno scende verso la valle di via di San Gregorio, che ovviamente non si chiama così ma non sapevo che nome darle.
Nella villa vera e propria c'è la sede della Società Geografica Italiana, e nei giardini un obelisco egiziano che i romani hanno allegramente ruspato via da Heliopolis.
Essendo i residenti del quartiere assai pochi la villa è poco frequentata e silenziosa.
Non che non ci siano anche qui le vecchie signore che discutono con il loro cane o gli impiegati panzoni che sperano di dimagrire, ma sono in numero nettamente inferiore, e quindi sopportabile, rispetto a Villa Ada.
Jazz & Image
Questo è il nome originario del festival jazz che si svolge a Villa Celimontana dal 1994, e dove io non ero mai andato.
Adesso mi immagino che i miei lettori resteranno delusi dal solito blogger che scrive di letture impegnate, ristoranti carissimi, musica introvabile e poi gli fanno un festival sotto casa da sedici anni e lui non ci mette piede, ma non è colpa mia cari lettori, è vostra, che ne sapete poco dei romani.
I romani conoscono la loro città perché capita, non perché lo vogliano.
Arriva un parente da fuori, un amico che non si vede da un po' e allora ci si sforza e si va, ma nel resto del tempo mica c'è fretta, e poi le cose stanno sempre lì, mica ce le spostano.
Se si chiama città eterna ci sarà pure un motivo, no?
Per esempio Castel Sant'Angelo l'ho visto per la prima volta tre anni fa, perché mi è venuto a trovare un amico toscano.
Rossana Casale
Per quelli della mia generazione Rossana Casale è A che servono gli dei, e cioè la tradizionale canzone non sanremese a Sanremo, quella di cui si innamorano tutti come del Ghana ai mondiali.
Che poi a ripensarci adesso mi sa che non ero innamorato solo della canzone.
Emmenthal
Me ne sono mangiato uno scatafascio, era buonissimo.
Vi posso anche dire che i biglietti vengono richiesti solo all'inizio del concerto, quindi se passate di lì prima potete aggiungere con facilità due o tre zeri al colesterolo.
Poi se fate i bravi vi dico pure dove si rimedia.
10 luglio 2010
"Ma io so' svizzero"
Scritto da Numero 6 alle 17:10
Etichette: Roma come Manchester, Strolling 40p
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il paragrafo Jazz & Image lo avrei scritto paro paro :-D (tranne che al festival non ci sono stata mai)
RispondiEliminaLo dovrebbero scrivere tutti.
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