31 ottobre 2005

È importante

Ho imparato a usare il Nokia Sound Converter.
Ho messo New Year's Day come suoneria.
Si sente orrendamente.

Insulti

Per consolarmi della giornata lavorativa e del fatto di non essere stato invitato in Toscana, stasera me ne vado alla fraschetta "Dar Burino".

Ponte

Beati voi.

29 ottobre 2005

inve.google.com

Dal punto di vista di Sage il feed di Inve è morto.
Dal punto di vista di Google Reader no.
Il feed è lo stesso.

28 ottobre 2005

Boys and girls go to school and girls they make children

Ma i bambini delle medie portano lo zaino con la sporta?
Cioè, quell'arnese rotellato con cui mia nonna faceva la spesa a Valmelaina?

27 ottobre 2005

#6 neighborhood (2)

scrivania
La scrivania.

Ma allora questa ad AmicaB piace

There’s a moon over Bourbon Street tonight
I see faces as they pass beneath the pale lamplight
I’ve no choice but to follow that call
The bright lights, the people, and the moon and all
I pray everyday to be strong
For I know what I do must be wrong
Oh you’ll never see my shade or hear the sound of my feet
While there’s a moon over Bourbon Street

It was many years ago that I became what I am
I was trapped in this life like an innocent lamb
Now I can never show my face at noon
And you’ll only see me walking by the light of the moon
The brim of my hat hides the eye of a beast
I’ve the face of a sinner but the hands of a priest
Oh you’ll never see my shade or hear the sound of my feet
While there’s a moon over Bourbon Street

She walks everyday through the streets of new orleans
She’s innocent and young from a family of means
I have stood many times outside her window at night
To struggle with my instinct in the pale moon light
How could I be this way when I pray to God above
I must love what I destroy and destroy the thing I love
Oh you’ll never see my shade or hear the sound of my feet
While there’s a moon over Bourbon Street

26 ottobre 2005

Congratulazioni

Alla Juventus, per il probabile scudetto, ora che una delle concorrenti è andata (se c'è mai stata).
Arduo giocare senza centrocampo.

Per chi non ama l'arte pedatoria, stasera un esempio della sua bellezza: il talento inappellabile di un giocatore, la sua incredibile stupidità, il farsi cacciare fuori con una punizione assegnata a suo favore, il rischiare di buttare nel cesso una vittoria insperata creata quasi esclusivamente dai suoi piedi.

(Per il francesino fighetto, trattasi invece di stupidità e basta, non riesco a credere che abbiamo rischiato l'esclusione dalle coppe per questa pippa).

25 ottobre 2005

Oceanico plugin

Messo il color theme Clover su Winamp 5.11.
Regalo e primo ascolto, Nada Surf, Do It Again.

A parte questo, un cesso di giornata.

24 ottobre 2005

Famiglia di bolscevichi (2)

I segni del tempo che passa non sono tutti uguali.
C'è il ricordo improvviso di come facevi prima, come quando un anno fa conobbi una ragazza che telefonava dalle cabine, che io avevo dimenticato esistessero.
C'è un giorno di rottura, qualcosa che infrange un consuetudine, che magari consideravi immutabile.

Uno di questi eventi è un matrimonio di cui conosci come fratelli sposi e invitati.
Ci sono quelli con cui andavi a rimorchiare, le ragazze che magari ti piacevano, e non li vedi da dieci anni, o più, e hai il sospetto che i matrimoni servano proprio a questo.
Talvolta il tempo è stato gentile, talvolta meno, certo non ti ricordavi orde di bambini urlanti, perché qui, anche se la città ci ha mangiato da tempo, la provincia trova ancora qualche modo di farsi sentire, e ti presenta quelli che hanno la tua età e i figli già fanno le medie, e ti presenta quelle che tre mesi dopo il matrimonio hanno già il pancione.

Lo sguardo è quello di chi arriva su Marte dopo essere stato alle Maldive, la costante quella di renderti conto che non sai ancora farti il nodo alla cravatta, e ogni volta te ne compri una nuova.

Perché siete invecchiati? Perché siete ingrassati?
Io mi vedo tre concerti in quattro giorni, gioco a calcetto con chi ha dieci anni meno di me, non ho la certezza che quel che vedo sia giusto.
Però lo fanno in tanti, e se Freak Antoni aveva ragione, miliardi di mosche non possono sbagliarsi.

Durante l'eucaristia ha cantato la ex dello sposo, e la sposa era una ragazza madre, e c'era pure un transessuale.
Forse il senso era lì, questa è umanità, ci sono tutti, c'è posto anche per chi è fuori posto.
Ma a Pera e a Ruini, come glielo spieghiamo?

23 ottobre 2005

Cari amici miei

www.musicclub.it, e non avrete bisogno d'altro.
Per chi interessato, gli Editors suonano il 10 novembre al Rainbow di Milano, a 12 €.

21 ottobre 2005

BTW

Questa la offriamo in omaggio al blogger da 10000 dollari:
http://www.thesun.co.uk/article/0,,4-2005480548,00.html

Due sane risate

Mai pensato quanto potrebbe valere il vostro blog?
Ve lo dice il link indicato, contando non so come non so cosa.
Valgo 8000 dollaroni, le rane 0 (ma LOL), il tortarolo livornese sui 4500 (torte escluse), l'aretino deve pagare lui, e l'elfo m'ha battuto, sta sui 10 testoni (infatti è ™).

Del perché il venerdi non si dovrebbe lavorare

Consulente di #6: "La lingua batte dove il clito ride".

Qui una volta era tutta città

Monterotondo è un paese abbastanza decente, a circa sette chilometri da casa mia, di fondazione addirittura romana (si chiamava Eretum).
Sta su un piccolo colle, da cui il nome, ma da tempo si è ingrandito fino alla via Salaria, e oggi passa in allegria i trentamila abitanti.
Come tutti i paesi entro trenta chilometri e più dal centro dell'urbe, è di fatto un quartiere di Roma, da dove la mattina un'orda di pendolari usa l'utile trenino per andare a lavorare o studiare o farsi gli affari suoi in città.
Il dialetto sabino è ormai parlato da una piccola minoranza, sostituito dal borgataro capitolino, quello che voi esterni pensate sia il nostro modo di parlare ufficiale (:-P).

Inserirlo nell'elenco dei Comuni a prevalente economia turistica, mi dà idea che 1) i commercianti del posto hanno una lobby potentissima, 2) Marrazzo è impazzito, per fortuna dopo che la giunta ha approvato gli incentivi per l'acquisto di motocicli.

Quando c'era lui

C'era un giornale di sinistra, tanti anni fa, per i capitolini; era il Paese Sera, detto "er Paese" da queste parti.
La nascita di Repubblica, che prese tutta la crema delle firme, lo fece sparire, rendendo il giornale di Scalfari il riferimento del lettore orfano "der Paese", in particolare mentre il Corrierone era praticamente in mano alla P2.
Di quell'opinione, che buttiamo là come sinistra liberale, oggi non c'è rimasta che poca roba.
Di fatto, Repubblica è un maglio scagliato contro il rivale economico di De Benedetti, e cioè il Cav.
Chiedo ai miei folti link piemontesi se, ai suoi tempi alla Stampa, Mauro fosse così gossipparo e calendar-oriented, e fosse così ossessionato da Berlusconi.
Speciamente sugli USA, il quantitativo di bugie e scemenze scritto è incredibile.
A parte le headlines e poche illustri e vegliarde firme, Repubblica mi ha rotto il cazzo da tempo, senza sostituto, purtroppo, dato che il foglio di via Solferino ne è la fotocopia (almeno online), ed è anch'esso in mano agli altri rivali economici del Cav.

Il servizio sull'ora di religione è messo lì "pe' buttalla 'n caciara", non per informare su un cambiamento di legislazione o condizioni di lavoro, e il grassetto dell'home page è davvero stridente rispetto all'importanza della notizia.

Solidarietà allo Straniero, prenda con filosofia il fatto che quelli vendono un milione di copie (e fanno altrettanti contatti sul sito), mentre lui lo leggiamo in numero manzoniano.

Un Gilthas (™) sul parquet

La NBA ha deciso che i giocatori non devono più andare in giro conciati come rappers.
Vietate pure le cuffiette, gli occhiali da sole al coperto, le camicie senza maniche.
Un po' sciocco parlare, come ha fatto qualcuno, di svolta conservatrice, dato che la FIFA ha fatto lo stesso anni fa, senza troppo clamore.
Ne sarete sorpresi, Allen Iverson non è d'accordo.

Il ricomincio

Due gol, quello che ha aperto le marcature, un pregevole piatto sinistro, e uno un po' di culo con la palla che ha preso il palo e poi ha sbattuto sul portiere.
Due mangiati che neanche Vieri.
Un liscio in difesa, con conseguente gol avversario.
Una traversa.
Un tentativo di estirpare il femore a un avversario, fortunatamente (per lui) non riuscito.
Due piedi un po' malconci, specie sulle punte.
Due scarpini da ricomprare.

20 ottobre 2005

Crede di essere Martin Lutero?

Penso che con la pubblicazione delle "Dieci richieste al futuro governo italiano", Sabina Guzzanti abbia del tutto abbandonato la carriera artistica per passare a quella politica.
E non so se rallegrarmene o dispiacermene.

19 ottobre 2005

Well fio (e Dale')

Ho sentito gli Editors, effettivamente piuttosto Interpol-eschi.
Il chitarrista però, che è l'asso nella manica degli Interpol, è un po' meno bravo.

Se vi interessa, li ho sentiti su RadioPepito, grazie al fatto che mi passa il firewall al lavoro, e ha una discreta programmazione indiepop (ma possono capitare anche gli Oasis).

18 ottobre 2005

Note svolazzanti in aria

Va bene, Soul Meets Body mi piace.
(Earth Angel fa schifo, anyway).

Ma siamo quiiiii, a Modena saaaaiiiii

Saluti a M, che dopo una lunga permanenza nella capitale, se ne va al di là del circolo polare.
Mi piacerebbe avere i suoi anni.

17 ottobre 2005

Evitateli

The Amazing Pilots (cloni degli Smashing Pumpkins)
Canadians (inascoltabili)

16 ottobre 2005

Famiglia di bolscevichi (1)

"A Milano, invece, è arrivato al seggio in scooter (presso a sede Sdi di piazzale Martini) uno dei candidati, Ivan Scalfarotto, che si è messo pazientemente in fila: "Sento dire che la partecipazione è buona e sono molto contento - ha detto - anche questo è un segnale a questo pessimo governo che ha riproposto la iattura del proporzionale"."

Se permettete, anch'io.

Piantiamola con le stronzate

Che sono vent'anni che la menano con la storia dell'orientamento.
Abbiamo già bruciato i suoi libri, bruciamo lui.

13 ottobre 2005

Gilthas, non è che arriva pure Thor?

Lo stadio del Tromsø, la squadra norvegese che affronta la Roma in UEFA, si chiama Alfheim, che è il mondo degli elfi, uno dei nove della mitologia nordica.

(Che poi immaginatevi lo stadio dell'Atalanta che si chiama, che ne so, Purgatorio, e sarebbe comunque meglio di come si chiama adesso)

Scontro di civiltà

Nella sua infinita saggezza, la FIFA quest'anno ha deciso che uno degli ambiti posti per la Germania si decidesse tra la quarta della CONCACAF (Nord America) e la quinta dell'AFC (Asia).
Una è Trinidad e Tobago, l'altra veniva decisa ieri da uno spareggio tra Uzbekistan e Bahrein.
Ero gia pronto a gustarmi il match tra un isola dei caraibi da cartolina, con le palme e la gente seminuda, e un paese composto esclusivamente di montagne.
Sarebbero mai tornati a casa gli uzbeki? Avrebbero chiesto asilo politico? Cosa avrebbero raccontato ai loro amici delle montagne? Che c'è un posto dove non ci sono solo montagne ma anche, incredibile, il mare?
Non lo sapremo mai, con un opaco 0-0 sarà il Bahrein a fare lo spareggio.
A prescindere, forza Trinidad tutta la vita.

12 ottobre 2005

Si vuol bene a questa città

Al bar, stamattina, il barista e Romi'(na):

"C'hai du' occhi Romi'..."
"E so' pure due!"

Maremma maiala

Mi pareva che ci fosse stato un uragano in Guatemala, ma magari mi sbaglio.

10 ottobre 2005

Ebbene sì, esiste

http://inkulator.sourceforge.net/
(Nota per non informatici: SourceForge è un sito molto serio, da escludere la burla)

Da allora non si hanno notizie

Si è iscritta a iobloggo 9 mesi fa ed è stata vista l'ultima volta 2 giorni e 22 ore fa.
(Sarà per la storia della tinta?)

Tsunamino

Il classico impeto stronzo di una domenica finalmente con un po' di sole.
Decido che devo assolutamente farmi un giro dalle parti di Ostia e Fiumicino, e comincio dall'idroscalo.
Considerata una delle zone più degradate di Roma, lo dimostra con copiosi allagamenti delle sue strade.
Ma io che non ho paura di niente procedo in mezzo ad automobili impantanate in venti centimetri d'acqua.
In mezzo all'acqua becco il bucone finale, mi impunto e precipito verso l'asfalto.
Reagisco prontamente, ginocchio a terra, tengo il manubrio, sono piegato ma sto in piedi, la posa non è priva di una certa plasticità, sono un po' il discobolo di Mirone, solo che al posto del disco ho lo scooter.
Ma come mio padre mi spiegava, anche le cose più insospettabili hanno uno spuntone, e infatti il cavalletto mi si infila nel tendine d'Achille, facendomi invocare varie divinità locali ed estere, con linguaggio poco adatto a una signora.
In tutto questo, il catorcione resta acceso, appare la lucina verde sul cruscotto che indica: "Sei un fesso".

09 ottobre 2005

Zio chi?

Rimediate il fumetto serie oro di Repubblica dedicato a Zio Paperone.
È realizzato da Don Rosa, e narra la storia della vita del taccagnone, dalle origini in Scozia.
Dimenticatevi tutto quello che avete letto finora, Zio Paperone è amaro, cattivo, stronzo.
Mai visto un fumetto Disney così.
Imperdibile.

Ardua da capire, ma geniale

Zio Fringuello

Non vi fate ingannare dall'errore!
Fondamentale la guida a via Sannio.

Il gioco più bello del mondo!

È questo.

08 ottobre 2005

Si può fermarli?

No, non si può.

Un po' di calci

"Nei paesi ricchi lo sport, inteso come cultura nazionale, come identità popolare, sopravvive solo se riesce a darsi regole severissime e iperprofessionali, all'altezza dei miliardi investiti e incassati, all'altezza delle ore di palinsesto occupate. Come negli Usa, dove quasi tutti i nostri presidenti di calcio, con i loro inguacchi e i loro pasticci regolamentari, verrebbero allontanati con disdoro, un presidente che si vende le partite sarebbe trattato come un imbroglione indegno del sacro business, e i tifosi che bloccano treni e traghetti per influenzare i verdetti della giustizia sportiva sarebbero impacchettati in blocco e spediti a riasfaltare le strade."

06 ottobre 2005

Mi costituisco

Ho dormito due notti con una che balla i Black Eyed Peas.

* Embé?

Gil non dice niente?
(Anyway, già si sapeva da giorni).

Il fiume russo

Mi hanno consigliato un kebabbaro dalle parti di piazza Fiume, ma mi hanno indicato male l'indirizzo, e mi tocca girare per cercarlo.
Mi capita un posto, con scalette che scendono sotto strada, chiamato "Il bello delle donne".
Stupito, non mi ricordavo che avessero riaperto i bordelli.
È un solarium.

Il kebab è ottimo, non c'era manco un'insegna, non era facile trovarlo, ma ne valse la pena.

Arrivo al Circolo degli Artisti ma scopro di avere un'ora e mezza di anticipo sul concerto, mi metto a passeggiare per perdere tempo, poi telefono a una, mentre penso a un'altra.

Il Circolo degli Artisti merita una digressione; è costruito in una vecchia area ferroviaria (credo), dove c'è la stazione di Roma Casilina, oggi in parte inutilizzata, sotto gli archi dell'acquedotto Alessandrino
In pratica è il cosiddetto Mandrione, dove Pasolini cercava i soggetti per i suoi romanzi.
Ha molto spazio e due sale grandi, è da anni la base di Radio Città Futura, il pubblico abbastanza eterogeneo.
Prima si trovava a piazza Vittorio, dove fin dagli anni '70 era stato una specie di faro dell'alternativo live romano. Gruppi di ottima fama sono passati in quel buco quando erano ignoti.
Dopo lo spostamento, qualche anno in sordina, ma da un po' ha ripreso con cartelloni di tutto rispetto.

I primi a suonare sono degli italiani di nome The Niro, fanno pochi pezzi, sono abbastanza floydiani.
Ed ecco gli Okkervil River.
Sono una banda di cialtroni, si passano tutto il tempo una bottiglia di whisky.
Quando salgono sul palco si montano tutto da soli, e si sistemano anche le luci (!!!).
Al cantante parte una corda della chitarra, la sostituzione è lunga, e allora prendono i generi di conforto dal camerino e li lanciano sul pubblico.
Ma sono braaaavi, splendido concerto.
Sarebbero un gruppo folk, ma la definizione è riduttiva, a me ricordano talvolta i Pavement, per chi li conosce.
Sono stasera al Covo a Bologna, e domani al Jail a Milano, se potete andateci, ne vale veramente la pena.

E poi i loro CD sono in vendita su un banchetto prima dell'inizio del concerto, e io adoro queste cose.

E chi vendeva i CD erano il batterista e il bassista, e io adoro queste cose.

04 ottobre 2005

This is half-season

Quando per non far appannare la visiera
apri uno spicchio della stessa
e da quello spicchio ti si caccia nell'occhio
un refolo di aria gelida che ti fa lacrimare
e la gente pensa che hai la febbre
e l'occhio ti fa pure un po' male

è inverno.

03 ottobre 2005

01 ottobre 2005

Rimaniamo in zona

Ho solo delle foto piccole, non vedo bene.
L'arco che "will connect the Olympic Village to the Lingotto Direction Centre", fa la sua figura o è una burinata?
(A prescindere, il colore è orrendo).

Andiamo a spegnere il fuoco

Torino 2006's back.
Oggi il CIO mi informa che il programma Noi2006 (quando si è originali), prevede qualcosa come venticinquemila volontari.
Vabbè, cinquemila sono solo per la cerimonia inaugurale, poi li buttano via.
Oggi sentivo parlare di circa tremila pompieri che cercano di spegnere gli incendi in California, incendi grossi più o meno come l'Umbria.
Tremila.

Ventimila volontari, cosa fanno?
Portano la neve a braccia? Si stendono uno a fianco all'altro per fare il trampolino del salto? Cercano di dividere risse nell'hockey su ghiaccio?
Ogni atleta avrà sei valletti personali?
Ma soprattutto "the operations director of Adecco for the North-West Anna Bogatto", cosa ci fa lì?

Mi sto concentrando

Ma no, immaginarmela con i capelli lisci non ci riesco proprio.
Lei è Riccia Inside™.