06 ottobre 2005

Il fiume russo

Mi hanno consigliato un kebabbaro dalle parti di piazza Fiume, ma mi hanno indicato male l'indirizzo, e mi tocca girare per cercarlo.
Mi capita un posto, con scalette che scendono sotto strada, chiamato "Il bello delle donne".
Stupito, non mi ricordavo che avessero riaperto i bordelli.
È un solarium.

Il kebab è ottimo, non c'era manco un'insegna, non era facile trovarlo, ma ne valse la pena.

Arrivo al Circolo degli Artisti ma scopro di avere un'ora e mezza di anticipo sul concerto, mi metto a passeggiare per perdere tempo, poi telefono a una, mentre penso a un'altra.

Il Circolo degli Artisti merita una digressione; è costruito in una vecchia area ferroviaria (credo), dove c'è la stazione di Roma Casilina, oggi in parte inutilizzata, sotto gli archi dell'acquedotto Alessandrino
In pratica è il cosiddetto Mandrione, dove Pasolini cercava i soggetti per i suoi romanzi.
Ha molto spazio e due sale grandi, è da anni la base di Radio Città Futura, il pubblico abbastanza eterogeneo.
Prima si trovava a piazza Vittorio, dove fin dagli anni '70 era stato una specie di faro dell'alternativo live romano. Gruppi di ottima fama sono passati in quel buco quando erano ignoti.
Dopo lo spostamento, qualche anno in sordina, ma da un po' ha ripreso con cartelloni di tutto rispetto.

I primi a suonare sono degli italiani di nome The Niro, fanno pochi pezzi, sono abbastanza floydiani.
Ed ecco gli Okkervil River.
Sono una banda di cialtroni, si passano tutto il tempo una bottiglia di whisky.
Quando salgono sul palco si montano tutto da soli, e si sistemano anche le luci (!!!).
Al cantante parte una corda della chitarra, la sostituzione è lunga, e allora prendono i generi di conforto dal camerino e li lanciano sul pubblico.
Ma sono braaaavi, splendido concerto.
Sarebbero un gruppo folk, ma la definizione è riduttiva, a me ricordano talvolta i Pavement, per chi li conosce.
Sono stasera al Covo a Bologna, e domani al Jail a Milano, se potete andateci, ne vale veramente la pena.

E poi i loro CD sono in vendita su un banchetto prima dell'inizio del concerto, e io adoro queste cose.

E chi vendeva i CD erano il batterista e il bassista, e io adoro queste cose.

3 commenti:

  1. Quell'una non legge questo blog, vero!? ;)

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  2. Eri te che avevi teorizzato la gossippaggine della natura umana, vero?
    Effettivamente, l'una non legge, l'altra ha il link ma non credo che legga.

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