21 ottobre 2005

Quando c'era lui

C'era un giornale di sinistra, tanti anni fa, per i capitolini; era il Paese Sera, detto "er Paese" da queste parti.
La nascita di Repubblica, che prese tutta la crema delle firme, lo fece sparire, rendendo il giornale di Scalfari il riferimento del lettore orfano "der Paese", in particolare mentre il Corrierone era praticamente in mano alla P2.
Di quell'opinione, che buttiamo là come sinistra liberale, oggi non c'è rimasta che poca roba.
Di fatto, Repubblica è un maglio scagliato contro il rivale economico di De Benedetti, e cioè il Cav.
Chiedo ai miei folti link piemontesi se, ai suoi tempi alla Stampa, Mauro fosse così gossipparo e calendar-oriented, e fosse così ossessionato da Berlusconi.
Speciamente sugli USA, il quantitativo di bugie e scemenze scritto è incredibile.
A parte le headlines e poche illustri e vegliarde firme, Repubblica mi ha rotto il cazzo da tempo, senza sostituto, purtroppo, dato che il foglio di via Solferino ne è la fotocopia (almeno online), ed è anch'esso in mano agli altri rivali economici del Cav.

Il servizio sull'ora di religione è messo lì "pe' buttalla 'n caciara", non per informare su un cambiamento di legislazione o condizioni di lavoro, e il grassetto dell'home page è davvero stridente rispetto all'importanza della notizia.

Solidarietà allo Straniero, prenda con filosofia il fatto che quelli vendono un milione di copie (e fanno altrettanti contatti sul sito), mentre lui lo leggiamo in numero manzoniano.

1 commento:

  1. Grazie per la solidarietà, #6. In effetti, la rabbia montava non tanto per il milione di persone, che non conosco ('tacci loro). Ma proprio perché ho affezione per quei venti, di quel milione, che conosco e che girano intorno alla mia casetta.

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