Io non vedo altro uso per il Giornale che poggiarlo per terra quando si dà la tinta alle pareti di casa.
Per quelli che addirittura lo leggessero, osservate la copia para para da Wikipedia, in questo articolo (e qui quello di Wikipedia).
Quando c'era Belpietro queste cose non succedevano, signora mia.
29 settembre 2007
Ctrl+C Ctrl+V
Scritto da Numero 6 alle 11:28 6 commenti
27 settembre 2007
"Sei una donna, puoi serbare rancore per sempre"
Due cosette.
Mi sono innamorato di Monica Ward, e voglio sapere a tutti i costi le parole dell'inno di Springfield.
Scritto da Numero 6 alle 09:39 6 commenti
26 settembre 2007
A place that has to be believed to be seen
1972 è un blog con cui non condivido praticamente nulla, se non la lingua italiana.
Pochi giorni prima che se cominciasse a parlare per la sollevazione dei monaci, 1972 ha scritto una serie di post sulla Birmania, che una banda di delinquenti oggi chiama Myanmar.
Chiunque abbia un quantitativo d'informazione superiore a quello del TG1 di Gianni Riotta sa qual è la triste situazione di questo paese.
Nel caso invece siate dei fan del TG1, ecco i permalink:
Birmania. Pensieri sparsi/1
Birmania. Pensieri sparsi/2
Birmania. Pensieri sparsi/3
Birmania. Pensieri sparsi/4
Birmania. Pensieri sparsi/5
Birmania. Pensieri sparsi/6
Birmania. Pensieri sparsi/7
Birmania. Pensieri sparsi/8
Birmania. Pensieri sparsi/9
Mi scuso, per la fretta non sono riuscito a trovare prove del coinvolgimento americano e israeliano nella dittatura birmana, ma sono sicuro che ci sono, non vi preoccupate, magari le metto in un altro post.
Scritto da Numero 6 alle 12:44 6 commenti
Etichette: Citation Day
23 settembre 2007
Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno
Sul più famoso strafalcione degli ingegneri.
Scritto da Numero 6 alle 22:40 7 commenti
Etichette: Citation Day
21 settembre 2007
MOS Technology SID
Qualunque cosa possiate pensare di Lost, o del suo misteriosissimo film, una cosa è del tutto indiscutibile
J. J. Abrahams è il più grande inventore di rumori mai esistito.
Scritto da Numero 6 alle 15:40 7 commenti
19 settembre 2007
Be' no, non credo
Esiste qualcuno a Torino che non abbia un blog?
Scritto da Numero 6 alle 22:45 15 commenti
Real seventies (7)
Perché il televideo di Rai 3 è più lento?
Scritto da Numero 6 alle 17:20 5 commenti
Etichette: Real seventies
17 settembre 2007
Dichiaro riaperta la guerra
Questo non è un post da geek, almeno non troppo, ma più che altro un mala tempora currunt unito alla ricerca di qualche trucco o consiglio.
Vorrei esporre qualche dubbio che ho sull'attuale situazione del mercato (?) dei browser, e se possibile migliorare.
D'altronde se leggete il blog sapete cos'è un browser, quindi niente paura.
Nel secolo scorso usavo Netscape Navigator, tenuto fin quando il divario in favore di Internet Explorer divenne insostenibile.
Sono tornato a Mozilla Suite (oggi SeaMonkey) quando è ricomparso, lasciandolo poi per Firefox.
Tengo però sempre tutti i browser principali, un po' per ragioni di lavoro, un po' per curiosità, aggiornandoli quando escono le nuove versioni, e sporadicamente li uso comunque tutti.
Tutto quello che leggerete viene dall'esperienza diretta, ho smanacciato in gioventù ma ormai mi sono rotto le palle di andare a cercare il byte misterioso che causa il problema irrisolvibile.
Le macchine usate sono il PC dell'ufficio (XP SP2) e quella di casa (XP piratato a palla).
Procediamo.
Firefox 2
È il browser che uso sempre o quasi, ormai da anni.
Ha imposto il paradigma della navigazione a schede (tabbed browsing), in realtà un'invenzione di Opera, a cui perfino Microsoft ha dovuto piegarsi.
Piuttosto semplice nell'interfaccia, veloce quanto basta, infinitamente modificabile grazie ai plugin.
Fin quando il suo concorrente è stato IE 6 non c'era neanche da perdere tempo a fare il paragone.
Il problema è che Firefox si è incicciottato, già da un po', ma dalla versione 2 è vistoso anche per non addetti, e peggiora con l'uso.
Mi spiego, se tenete Firefox aperto e create schede a raffica pian piano si impantana, fino alla semi-inutilizzabilità.
Non pensate che questo sia un modo strano di usarlo, è esattamente ciò che fate se avete un aggregatore di blog e vi guardate i singoli post sul sito originario, scelta obbligata se poi i feed sono monchi.
Andando un po' sul tecnico, se usate un programmino che mostra l'uso delle risorse, come l'eccellente Process Explorer di Mark Russinovich, potete vedere che Firefox si mangia un bel po' di CPU, ma soprattutto memoria, che curiosamente non molla più fino alla chiusura.
I forum e i blog di affezionati sono pieni discussioni proprio sulla gestione della memoria, senza che gli sviluppatori siano stati in grado finora di metterci una pezza.
Di recente la Mozilla Foundation, che coordina lo sviluppo di Firefox, ha deciso di separarlo dal suo compare Thunderbird per farne il prodotto bandiera. Speriamo bene.
Internet Explorer 7
Esistono domande banali di cui nessuno conosce la risposta, come ad esempio "perché il corrimano va più veloce della scala mobile?".
Ecco, la nuova domanda potrebbe essere "come è venuto in mente a Microsoft di rilasciare questo catorcio?"
Posso capire che la concorrenza di Firefox rispetto a IE 6, rimasto all'alto medioevo dell'informatica, andasse affrontata, ma l'attesissimo IE 7 si è rivelato un'autentica bufala.
È di una lentezza disarmante, in particolar modo quando apre un nuovo sito.
In quel caso si blocca elaborando non so che cosa, forse qualche filtro anti contraffazione, o forse cerca di contrastare attacchi omografi.
Qualunque cosa sia, non solo pianta se stesso, ma tutta la macchina, quindi manco a dire che mentre aspetti fai qualcos'altro.
Ha perso anche una delle caratteristiche utili del suo predecessore, cioè quella di leggere qualunque cosa sul web anche se scritta con una sintassi da ergastolo.
Ora fa lo schizzignoso, e anche pagine molto gettonate si riempiono di errori javascript (provatelo con Flickr).
All'inizio ero più ottimista, soprattutto per la navigazione a schede e l'interfaccia molto semplificata, ma sono le uniche cose decenti che ha, il resto è impresentabile.
Opera 9
Con Opera è sempre stato un amore tormentato, di quelli che ti lasci e ti riprendi a cadenza trimestrale.
Per un breve periodo, all'epoca della versione 7, è stato il mio browser primario.
Adoro la sua leggerezza e semplicità, che lo renderebbero, se non avesse i problemi di cui parleremo, senza dubbio il campione.
In alcuni casi preferisco usarlo, come ad esempio quando ho una pagina piena di link e li voglio aprire tutti in un'altra scheda, tipo i thumbnail dei siti porno per farla breve.
Se lo facessi con Firefox, alla decima scheda si sarebbe già piantato, mentre il browserino norvegese tiene botta tranquillamente.
Ma lo storico problema di Opera, che ha sempre avuto, è javascript.
Ora, molti di voi vivono felici ignorando cosa sia javascript, e possono continuare a farlo.
Ma se questa carenza di Opera qualche anno fa sarebbe stata un problema marginale, è bene sapere che oggi il web è fatto praticamente solo di javascript, in particolar modo i siti "social", tipo Flickr o YouTube, e tutte le applicazioni Google (GMail, Reader, Maps, ecc.)
Cioè quello che il navigatore medio guarda.
Tanto per dire, per molto tempo GMail con Opera non andava proprio, e dopo l'ultima modifica anche Google Reader ha misteriosamente smesso di funzionare.
E purtroppo Opera non ha la possibilità di usare una cosa semplice e efficace come Sage, anzi, il suo feedreader fa ridere i polli.
E oggi senza un feedreader decente sei un poveraccio.
Eppure ai norvegesi le idee e la voglia non mancano.
I rilasci sono molto frequenti, e Opera ha delle trovate incredibili come il già detto tabbed browsing, Speed Dial, il client Bit Torrent, o il browser del Nintendo Wii.
E non solo, ma nell'universo dei cellulari Opera Mini è il miglior browser mobile in circolazione, gli altri stanno anni luce indietro.
Scritto da Numero 6 alle 23:56 8 commenti
Etichette: Nel tempo libero lavora con i computer
13 settembre 2007
Cosa c'è di strano nel binomio Calderoli - maiale?
L'uomo che sta vivendo il suo warholiano quarto d'ora di celebrità è Gianni Rinaldini, segretario della FIOM, che per quei pochi che non lo sapessero è il sindacato CGIL dei metalmeccanici, sindacato che non ha approvato un accordo tra governo e sindacati confederali sul superamento dello scalone.
(Tranquilli, non è il sito del PCUS, anche se lo sembra).
Un sindacato non è un partito, d'accordo, ma i sindacati bene o male un po' di politica la fanno sempre, come d'altra parte qualunque aggregazione di cittadini che pensa di avere in tasca le soluzioni di tutti i problemi, che in Italia vuol dire andare dal comitato residenti della Serpentara a un famoso gruppo che ha il suo quartier generale dalle parti del lungotevere.
La FIOM poi è il sindacato per definizione, duro, operaio, a sinistra, sempre in prima fila. Iconografico.
Te li immagini con le loro tute di fronte ai dirigenti incravattati, cosa che magari non è neanche vera, a discutere dell'orario o del salario o della qualità del caffé della macchinetta.
Poteva dunque la FIOM non dire la sua?
Sapete tutti che c'è il leggendario scalone, che tradotto vuol dire che se hai un'età pensionabile nel 2008 ma non hai sessant'anni in pensione non ci vai ma aspetti di avere almeno sessant'anni.
E sticazzi, diranno i miei giovani lettori, ma il problema è talmente problema che il CSx ha dovuto mettere la sua revisione|abolizione nel programma di governo, e si sa che in Italia poche cose sono più delicate delle pensioni, forse solo le nomine dei consiglieri RAI.
Lo scalone fa risparmiare soldi, e ti credo dato che non paghi un po' di pensioni per qualche anno, però è ovvio che chi pensava di stare lì lì per andarsene rosica lievemente.
Allora il precedente governo, specializzato nel prendere decisioni posticipate di qualche anno in modo da non doverne rispondere agli elettori, pensa di mettere in busta paga i contributi previdenziali, che normalmente non vengono percepiti dai lavoratori.
Non risulta che all'epoca i sindacati (FIOM inclusa) abbiano fatto baccano, ma evito questo tema se no sembra che si voglia malignare.
Euro in cambio di qualche anno in più al lavoro, ma a quanto pare la cosa non ha particolare successo perché vogliono andare tutti in pensione e se ne fregano dei soldi in più.
Quindi il nuovo governo si becca questo scalone tra capo e collo e qualcosa tocca fare, e non ci sono i soldi, e i diritti acquisiti, e sono solo pochi lavoratori, e la riforma Dini non fa risparmiare abbastanza, e i lavori usuranti come fare il barista, e abbandoniamo il tavolo delle trattative, e aspettiamo la proposta del governo, e le nuove generazioni, e che palle.
Alla fine l'accordo si trova, lo scalone è sostituito da due scalini, e già che ci siamo si dà pure una riformata agli ammortizzatori sociali, alla legge 30, a qualche altro migliaio di leggi e provvedimenti, tutti d'accordo tranne Rifondazione e Dilibertazione ma chi se li incula entrambi.
Soprattutto tocca sbrigarsi, perché il 2008 è vicino, e se non si mette la pezza lo scalone resta lì dov'è e gli scalonati si attaccano al piffero.
E siamo a oggi, le varie federazioni sindacali votano l'accordo, e la nostra amica FIOM non ci sta.
Il suo segretario Rinaldini è dunque stamattina a Omnibus, dove elencando una serie di numeretti vari espone il suo punto di vista contrario, come già detto accusando più le scelte politiche del merito.
Il dibattito è piuttosto interessante, ci sono Treu e Sacconi, autori di buona parte della legislazione sul lavoro degli ultimi anni, si parla di età pensionabile, precarietà, direttive comunitarie, spesa previdenziale, tassazione degli straordinari, senza sbraitare, senza fare del vittimismo, senza Marco Rizzo.
Se non fosse che, nella prima parte che non trovate online, la sempre splendida Luisella Costamagna chiede a Rinaldini cosa si dovrebbe fare, data l'incombenza del 2008, in mancanza di approvazione dell'accordo, e quindi di permanenza dello scalone.
E Rinaldini, tranquillo: "non resterà lo scalone, il governo si è impegnato a superarlo".
Faceva prima a dire "Armiamoci e partite".
Scritto da Numero 6 alle 14:21 9 commenti
12 settembre 2007
She's the promise in the year of election
Abbiamo sudato l'impossibile.
Abbiamo mangiato l'obbligatorio filetto discettando di politica.
Abbiamo visto i film de l'Unita ancora incellofanati.
Abbiamo dato risposte, più che da militanti, da invasati.
Ma soprattutto abbiamo salvato l'audio della sezione DS Centro Storico*.
In cambio, Claudio sarà ministro dei Beni Culturali.
Quartieri per punizione avrà un incarico che non conta un cazzo, tipo la presidenza della Camera (o la segreteria FIOM).
Io sarò ministro dell'agricoltura.
Sorpresi?
È tutta la vita che sogno di andare in televisione a riferire i dati sulla produzione di succo d'arancia.
*per mia madre: PCI Regola Campitelli
Scritto da Numero 6 alle 09:44 6 commenti
09 settembre 2007
Una settimana in analisi (16) - Speciale LLOOGG
LLOOGG è un'applicazione web che consente di vedere gli accessi al proprio sito mentre avvengono e che ha uno dei migliori slogan di tutti i tempi ("your web 2.0 tail -f access.log").
Vi dico subito che è una cosa che ha senso con siti di buon traffico, molto meno per blog con poche visite.
Ad esempio, mettiamo che io sia un produttore di un aggeggio costosissimo e che io decida di abbassarne il prezzo di 200 dollari.
In questo caso è senza dubbio interessante vedere la reazione a caldo sul mio sito, anche per farmi due risate la sera al bar.
Nel caso dei blog è possibile beccare i passaggi dei propri amici, a patto di conoscerne la rete di provenienza.
Le informazioni WHOIS però non sono visualizzate al volo, ma vanno cliccate, penso perché una query WHOIS per ogni accesso sarebbe piuttosto onerosa, ma può essere un idea per il futuro (magari non usando sempre RIPE anche per indirizzi non europei).
Si vede però chiaramente che l'uso degli aggregatori non è poi così diffuso come sembra, e la lettura avviene ancora all'antica, tipo scrivere la URL e "famme 'n po' vede' si pormerion ha scritto quarcosa".
Un abbraccio al mio hardcore fan che mi legge con IE 4.01 da un palmare un paio di volte al giorno.
Se hai un'amica carina da presentarmi fatti vivo, ma va bene anche se non è un'amica.
Per ora si accede solo a invito, grazie ad Alex per avermene regalato uno.
Update: ho 10 inviti anch'io.
Scritto da Numero 6 alle 15:34 13 commenti
Etichette: Una settimana in analisi
E perciò noi cantiam viva Topolin
Vanessa Hudgens è un'attrice americana, protagonista di High School Musical, telefilm Disney per adolescenti.
È anche la ragazza immagine di Neutrogena, che non è un'arma di Star Blazers ma una crema.
Ma questo non ci interessa.
La Hudgens si è fatta fare qualche foto nuda, foto che "sfortunatamente" sono finite sul web.
Va da sé che Vanessa è una notevole patatina, cosa che a 18 anni dovrebbe anche essere obbligatoria.
Ma questo non ci interessa.
Ci interessano invece alcuni commentatori del sempre imprescindibile Boss: "è un fotomontaggio", "è stata drogata", "non fate soffrire vanessa".
Adoro la rete.
Scritto da Numero 6 alle 14:42 8 commenti
Etichette: Citation Day
Ma perché si gioca pure a Cardiff e a Edimburgo?
È una periodo spettacolare per lo sport.
Europei di pallacanestro e di pallavolo, mondiali di rugby e di ginnastica.
E a fine settembre gli europei femminili di pallacanestro organizzati tutti in Abruzzo, e pure i mondiali di ciclismo su strada.
Ecco, in questo periodo si sarebbero anche dovute giocare le partite di qualificazione europea tra Armenia e Azerbaijan.
Non si faranno, la UEFA e le due federazioni hanno deciso che non è sicuro giocare.
Volevo che si sapesse.
Scritto da Numero 6 alle 13:46 0 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
05 settembre 2007
Una settimana in analisi (15)
Quanto vorrei sapere chi è il mio fedelissimo lettore di Massarosa (LU).
Scritto da Numero 6 alle 10:10 8 commenti
Etichette: Una settimana in analisi
04 settembre 2007
03 settembre 2007
Speak l33t?
#6 madre: "sbrigateve, che fra 'n po' comincia namber tre"
Ci ho messo dieci minuti a capire di cosa parlasse.
Scritto da Numero 6 alle 22:26 2 commenti
Tranquilli, la zoccola in copertina c'è, è lettone e le piace molto disegnare
Compro In Sella, giornale motorettaro che ha il pregio di non avere quasi pubblicità, dire quello che serve, e costare una risata (1,90 €).
In allegato c'è una versione ridotta (A5?) di Fox Uomo.
"Affina le tue tecniche di conquista sulla spiaggia" e sarebbe il caso di fiondarlo ma purtroppo non ci sono secchioni differenziati per la carta, e io sono un cittadino modello.
Me lo leggo sul 63.
Prima pagina.
"Crocco style. Anteprima da Pitti Uomo.
...Capo raffinato non solo per la scelta del pellame, quanto per la sua particolare qualità determinata dalla dimensione delle squame..."
"Bocce sull'onda.
È possibile giocare, mentre si viaggia in barca, una rilassante partita a bocce? Certo, il problema però è dove tenerle ben custodite al termine del gioco. Ci ha pensato Louis Vuitton realizzando il Pétanque Set, composto da due raffinate custodie in pelle di vacchetta*"
Ma la chicca è nel finale.
"iPhone. Il futuro è nello schermo"
Credo che chi compra certi giornali sia un minorato.
*si pronuncia vacchètta, mi raccomando, con la è spalancata da junior marketing consultant milanese.
Scritto da Numero 6 alle 22:24 11 commenti
02 settembre 2007
Mentre Aquilani si occupa delle questioni serie
Ho scoperto una che ha il Feedburner del Tumblr.
Fenomenalr, no?
Lo sapetr che è amica mia?
Scritto da Numero 6 alle 17:22 2 commenti