Così, prima di partire, vi lascio il raccontino di Natale.
Qualche giorno fa mi chiama il meccanico.
Siccome non avevo niente in programma, mi chiedo cosa fosse successo.
Ha venduto il mio vecchio scooter, il Grand Dink.
L'ha venduto a una signora, che farà trovare le chiavi al marito sotto l'albero.
Carino, no?
(se poi mi desse anche l'assegno, sarebbe ancora più carino)
24 dicembre 2005
Xmas carol (un po' Spad)
Scritto da Numero 6 alle 19:39 3 commenti
Etichette: Scootertown
Un cadavere perfetto e fresco (un po' Woodenchicks)
C'è una pubblicità di un cosmetico che passa a raffica in questi giorni che parla di un coso Flawless Perfection.
Che a me fa sempre venire in mente la Flawless Victory di Mortal Kombat.
Scritto da Numero 6 alle 19:23 1 commenti
23 dicembre 2005
Altius
Newsletter CIO:
Il braciere olimpico di Torino è stato rivelato oggi, è alto 57 metri e vanta di essere il più alto della storia.
C'è una microfoto sul sito del CIO, e una piccola che sono andato a cercarmi sul sito della Stampa.
Avete altre informazioni?
Se servisse, provate a cercare con Google "Torino 2006", scoprirete che in una città del nord Italia ci saranno le Olimpiadi, tra meno di due mesi.
Incredibile, vero?
Scritto da Numero 6 alle 19:30 1 commenti
Pacco aziendale di natale: Pere al Nebbiolo
Nulla di alcolico, sono dolcissime, non più di una.
Bisogna resistere alla tentazione di bersi il Nebbiolo dal barattolo.
Scritto da Numero 6 alle 11:33 3 commenti
E io canto
Esiste un gruppo che si chiama Numero 6, ma non li ho mai sentiti.
Sono di Genova, e sono una specie di spin-off dei Laghisecchi, mai sentiti neanche loro.
Enver dice che non sono male.
Le mie bellissime lettrici genovesi ne sanno qualcosa? Sentiti live?
(guarda uno che si inventa per rimediare un mp3.)
Scritto da Numero 6 alle 11:19 0 commenti
Etichette: Titoli indie e non
22 dicembre 2005
Giovanilismi
Che dici? Roma - Milano - Roma in un giorno, è un'ammazzata, però chi l'ha mai visto un concerto in un auditorium?
A dirla tutta, non sapevo neanche che Milano avesse un auditorium, tanto per fare il solito romano.
Andiamo con la Panda? La mia? E te pareva?
Piove su tutto il nord Italia, tanto, è febbraio, domani è il mio compleanno, mi regalo 'sta botta de vita.
Nick Cave suona a Milano, concerto senza Bad Seeds, anche se ha tre musicisti sul palco.
Gli abbiamo lasciato 57 €, non proprio bruscolini.
Dopo un pranzo leggero a Montepulciano ("Hai preso solo l'insalata?" "C'erano du' ova e mezzo dentro a st'insalata."), ci inoltriamo nella pioggia tra le uscite che non so elencare a memoria (cioè quelle dopo Pian del Voglio).
Onde verdi e isoradio e cartelli dicono che l'autostrada la notte sarà chiusa da Parma a Piacenza Sud, e io penso che iella, vengo una volta a Milano e mi chiudono l'autostrada.
In realtà quel tratto viene chiuso non di rado, ma lo saprò dopo.
Per chi non la conoscesse, da Parma a Milano l'A1 è di fatto un rettilineo di duecento chilometri, anche se il clima è un tantino fetente.
Piove soltanto, eppure ci sono autotreni fuoristrada, e poi le buche.
È la prima volta in vita mia che trovo buche in autostrada.
È la prima volta in vita mia che sento Dragostea Tin Dei, non sarò più lo stesso e la Romania non è ancora nell'Unione Europea.
Arriviamo a Milano che è già notte, la zona è Porta Ticinese, strade strette e non si parcheggia neanche morti. Dopo una ricerca riusciamo a piazzarci decentemente dentro una pozzanghera, e partiamo all'assalto.
Diluvia, troppo anche per passeggiare con l'ombrello, ci infiliamo dal kebabbaro, cerchiamo di evitare il dialetto, ma il kebabbaro è extracomunitario e non gliene frega niente.
Resistiamo lì fino all'ingresso in teatro.
L'organizzazione sembra deluxe, ragazze in livrea prendono i soprabiti come per gli U2 a Roma, più o meno.
Un tizio dà un ombrello a una, che solerte risponde di metterlo nel portaombrelli.
"Guardi, costa 250 Euro, non ci penso neanche".
La ragazza concorda che infatti non è il caso.
Nick Cave va visto live a prescindere, l'audio è pazzesco (e te credo), lui come al solito fuma come un turco, reinventa i suoi classici come fa sempre, è un gioco indovinare il pezzo, anche se lo sai a memoria. Solita cover di Johnny Cash, e un'incredibile conclusione con una The Mercy Seat acustica.
Ma il top della serata è una fanciulla che chiede al Nick di non fumare.
La canzone è appena partita, Nick si ferma, urla "What?", e l'occhio di bue punta la sventurata.
Pubblico ride, Nick continua.
Esco felice, tra poche ore è il mio compleanno.
Riprendiamo la superPanda nella pozzanghera, mangeremo qualcosa in autogrill, piove ancora.
Ecco, Piacenza Sud, via dall'autostrada, manco si paga.
Ecco.
"Dobbiamo fare la via Emilia"
"Dove la prendiamo?"
"Bè, l'Emilia passa per tutti i capoluoghi dell'Emilia (appunto), e quindi passerà per il centro di Piacenza, dove ci sarà una piazza con la chiesa e il municipio, basta che cerchiamo il campanile."
Piacenza Boccea.
"Certo che di notte e con la pioggia, ma non potevano mettere un cartello? Che pensano che viviamo tutti qui?"
Piacenza Lambrate.
"Mi sembra una specie di tangenziale, cerchiamo un po', ci sarà un cartello con il bersaglio."
Piacenza Corso Malta.
"Chiediamo?"
"Ma a chi? È l'una di notte, siamo su una tangenziale, piove, e poi qui lavorano, stanno già a dormi'."
Piacenza Porte de Bercy.
"Calmati."
"Calmati de che?? Dovevamo già stare a Bologna, è mezz'ora che giriamo 'sta tangenziale manco fosse e' raccordo, ma posso anna' a racconta' che me so' perso a Piacenza??"
Piacenza Hatfield.
"Senti, ho un'idea, seguiamo i camion."
L'idea funziona, usciamo dalla tangenziale da Piacenza Kurfurstendamm e finalmente appare l'agognata SS 9 Emilia.
È senza dubbio la peggior strada che ho mai percorso, ridefinisce il mio concetto di strada pericolosa.
L'Emilia si vendica degli insulti di poco prima, e fino a Parma sono preceduto da un camion che trasporta maiali, che ridefinice il mio concetto di puzza (in precendenza appartenente a uno spandiletame in quel di Ostiglia).
Sono le tre di notte del 22 febbraio 2004, e io sono a Bologna.
Roma la vedrò cinque ore dopo, a mattina inoltrata.
È il mio compleanno, sto festeggiando con un cappuccino in un autogrill, ho appena visto Nick Cave.
Scritto da Numero 6 alle 23:52 4 commenti
Etichette: Roma come Manchester, Strolling 40p
This place (una cosa decente)
Ricomincia a funzionare RomaSMS, i messaggini del comune.
Per cambiare gestore da Vodafone a Wind ci hanno messo tre mesi buoni, ma il servizio è utile.
Quest'anno si va verso il record dei turisti, sono stati quasi sedici milioni.
Fanno due Portogalli. O Quattro Veneti.
Talvolta è troppo per poterla capire.
Scritto da Numero 6 alle 16:46 2 commenti
21 dicembre 2005
Di padre in figlio
#6 padre: "'na bella Roma stasera, pensa ch' ha segnato pure Perotta"
(Perotta è Perrotta, pronunciato co' 'na ere sola, come guera, tera, Gery)
Scritto da Numero 6 alle 23:21 8 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
Forza Italia propone Antoniozzi candidato a sindaco di Roma
Ma chi cazzo è?
Scritto da Numero 6 alle 17:17 7 commenti
Con impressionante ritardo
Ringrazio Principe per avermi citato nel suo "Teoremi fondamentali del blogger all’avanguardia", che per giunta era solo il mio decimo post dall'inizio dell'avventura.
(Sgamato anche questo grazie a Blogger Web Comments for Firefox.)
Scritto da Numero 6 alle 14:41 1 commenti
Etichette: Citation Day
20 dicembre 2005
Vecchio e stanco
Ti accorgi che la tua compilation iPod degli U2 manca di Wake Up Dead Man, da circa sei mesi.
Scritto da Numero 6 alle 14:33 5 commenti
Etichette: Titoli indie e non
Mi manca Cuore
In un periodo così, un bel "Hanno la faccia come il culo", che ne pensate?
Scritto da Numero 6 alle 11:31 4 commenti
19 dicembre 2005
Un po' meglio di Joan Baez
Starring bloggers, non-bloggers: Tupy, Krapp, Annina, Inve, Gilthas, Cora, Alessio, Ago, Michy, Brù, Annalisa, Marco, Giulia, Gerry, Brain, Clover, Michel, Marco, Elisa, Gaia, Bonus
Driver/blogger senza feed: Matters
Roommates: Lele, BadFire (il cuore è uno zingaro)
Very special thanks: Ricky (il cuore non è uno zingaro)
Vi voglio bene
#6
(In realtà ci sarebbe da dire che parlavamo di quando Krapp se ne andava da Trento e si festeggiava, e si festeggiava perche se ne andava? Se si guarda il navigatore si guarda anche la strada? È una domanda difficile, ma parliamo delle stanze dell'agriturismo che erano carine, sì, ci sono un po' di mandarini, andiamo a cena, non tocchiamo quasi nulla, ho la sensazione che ogni cosa che dico gli altri ridano, c'è da fare la session del venerdì. Non la conoscete? C'è uno che suona, ma inizia le canzoni e non le finisce mai, guarda che è ancora presto, quando siamo usciti dal ristorante? All'una. ALL'UNA???? Secondo qualcuno la musica si smaterializza, Perrotta a centrocampo è una pippa, un po' come gli Afterhours, che però non mi ricordo in che squadra giocano. Ma insomma chi arriva domani? E quando? Dopo un cappuccino autarchico, e non le ho mangiate tutte io le madeleine, ma bensì Michel, qualcuno se ne va, ho un bel nome sul cellulare, e quando le dico cappuccino ride pure lei. Ma non è importante, parlerei del sabato, dunque l'acqua non bolle mai, poi dici che Jerome si sbagliava, però c'è uno che cerca di prendere il sugo, poi arriva gente, e sono le tre, e il tempo fa schifo. Arriva una che è proprio carina, poi un'altra che è proprio carina, allora mi innamoro, ma poi penso che c'è la session del sabato è allora aspetto un po'. Sarebbe anche ora di pagare ma numeri, e allora mi ritrovo all'agriturismo e ancora numeri, e poi c'è Brain che dice che secondo lei ci vuole spirito di comprensione, lei è sempre comprensiva con tutti, ma comunque è un segreto. Come canto bene, ecco questo vale la pena dirlo, perché infatti brevetto la versione di Miss Sarajevo con Lando Fiorini, no, non c'era Lando Fiorini, ero io, ma quasi uguale. Ecco, è giusto dire che qualche volta Stuck è la miglior canzone degli U2, e io l'ho sempre detto, altroché, non è che faccio come quell'altra che vuole il libro dei testi e poi le sa tutte, allora lascialo a me, scusa. Ammazza pure gli Smiths, e i Radiohead e gli Afterhours che allora non giocano a centrocampo perché è sabato e che stanno ancora qui? Ciao ciao è domenica, ho detto bancomat, ma che ne so, ti pare che in autogrill non c'è un bancomat? Ci fermiamo a Montepulciano, senti, io non mi ci fermo più e dove andate che avete una ruota sgonfia? Ma veramente? Sì, rigonfiala, ma non lo sai bene se è gonfia perché l'indicatore è rotto. E allora gonfio a casaccio? I carabinieri che ci hanno fermato prima non l'hanno vista? E poi perché la gomma è un caso nazionale? Ho un bel nome sul cellulare, che strano, ma che hai le chiavi? Io? Mi pare strano, le ho messe sul tavolo dell'agriturismo, ti pare che le ho qui? Le ho qui.)
Scritto da Numero 6 alle 12:30 28 commenti
Etichette: Strolling 40p
15 dicembre 2005
Blogger Web Comments (BETA) (2)
Comincio a capire.
Questo arnese trova i blog a seconda delle pagine che si visitano.
Fa questo attraverso la blogsearch di Google (che non conoscevo nemmeno).
Aprendo un newsgroup a caso (it.fan.musica.u2), il blog che mi ha tirato fuori è quello di uno sconosciuto scrittore torinese.
Scritto da Numero 6 alle 17:23 6 commenti
Blogger Web Comments (BETA)
Non ho assolutamente capito come funziona, ma mi piace.
Scritto da Numero 6 alle 16:52 0 commenti
Dar vangelo seconno er Burgma
Come avrete visto, i titoli dei vostri blog sono i nomi dei link.
Se li cambiate spesso, magari non li aggiorno subito, ma lo farò.
Se avete un titolo orrendo, non prendetevela con me.
Ho il sospetto che su alcune piattaforme i permalink e il blog si comportino diversamente in caso di commenti, in particolare Blog-City, ma magari mi sbaglio.
Haloscan è veramente una palla, ma a che serve?
Vi consiglio questo blog: You Ain't No Picasso, un sacco di mp3.
Per favore non bloggate qualunque cazzata dica Ruini, ci sono già Avvenire e l'Osservatore Romano.
Al contrario, parlate delle Olimpiadi di Torino, 'ché non dice un cazzo nessuno, e a me le Olimpiadi piacciono. Tutte.
Splinder con i suoi utente anonimo è veramente una palla.
Chiaramente non mi è sfuggita la ninfetta spogliarellista avida di commenti.
Per farla contenta, ho mandato il suo blog a Fleshbot, magari ottiene quel che cerca.
Auguro al bastardo che ha fregato il T-Max a un mio amico di passare il peggior Natale della sua esistenza. Meglio se al C.T.O. (traumatologia varia) o allo Spallanzani (infettivi).
Molte di voi sono veramente carine.
Se bloggare rende così, pensate sia opportuno consigliare l'attività a qualcuna delle mie amiche cozze?
E se diventassero amiche carine, comincerebbero poi a frequentare locali di Ponte o di Prati, lasciando il sottoscritto solo come un fesso a girare per centri sociali al Mandrione?
Ho capito, meglio di no.
Scritto da Numero 6 alle 10:43 4 commenti
14 dicembre 2005
Max ieri sera
Mi sembra incredibile che uno come Gazzè a Roma faccia un concerto al Circolo degli Artisti.
Ha successo tra le donne, circa due terzi del pubblico.
Suonano tutti bene, tranne un paio di improvvisazioni simil-jazzistiche che si potevano risparmiare.
Due cover dei Police, Message in a Bottle e Next to You (stranamente, non ha fatto Driven to Tears).
Avevo vicino due tipi che ci provavano con la stessa ragazza, che da soli valevano il biglietto.
Alcune assenze rilevanti, come Colloquium Vitae.
Finale con Una Musica Può Fare, avrei preferito Cara Valentina, comunque suonata prima.
Scritto da Numero 6 alle 11:52 4 commenti
Etichette: Roma come Manchester
13 dicembre 2005
Le mano avanti
Tra i messaggi precotti del mio telefonino aziendale, ne spicca uno:
Mi dispiace non poterti aiutare.
Scritto da Numero 6 alle 19:27 3 commenti
Bello possibile
Non ho mai capito perché le foto più belle dell'anno debbano essere delle tragedie.
Non che non ci siano belle foto di tragedie, come la famosa bambina vietnamita colpita dal napalm (che poi era un filmato), ma l'arte dei sali d'argento non può prendere a modello solo macerie e facce tristi.
Per dirla tutta, delle foto del Times quella che a me piace di più è la quarta, il giudice Roberts che abbraccia i suoi bambini di fronte al palazzo che forse rappresenta il più potente potere del pianeta.
(Poi c'è la nona con la più grande meraviglia che la natura abbia creato, ma lì è una mia debolezza).
Scritto da Numero 6 alle 10:40 6 commenti
12 dicembre 2005
Carta stampata, a me
Una buona notizia, ho fatto la fila per entrare, non era mai successo.
Ascoltare quelli nel campo dell'editoria che parlano tra di loro non ha prezzo (per le risate).
Ho finalmente comprato La democrazia in America di Tocqueville, ora devo comprare il tempo per leggerlo.
Formidabili le case editrici che stampano solo libri sull'Abruzzo.
Mai visti tanti libri sull'Islam e su Berlusconi (troppi, in entrambi i casi).
Ho preso il quarto libro delle recinzioni di Johnny Palomba, con il formidabile pezzo sui funerali del Papa, autografato (da Palomba, non dal Papa).
Quelli di Scientology mi hanno rotto il cazzo.
Scoperte: Donzelli, Marcos Y Marcos, Fazi.
Delusioni: Newton, che ristampa sempre le stesse cose con veste diversa, Stampa Alternativa, che ha un catalogo statico ormai da anni.
Conferme: Avagliano e Fanucci.
Standista più carina: Sassoscritto.
Standisti più simpatici: Città Aperta, siciliani oltre misura.
Standiste più simpatiche: non mi ricordo lo stand, ma stavano sedute in tre su una sedia e mangiavano patatine.
Scritto da Numero 6 alle 11:00 3 commenti
Etichette: Strolling 40p
Altri automatismi (per solutori più che abili)
Giacca indossata -> Confetti nel taschino
Scritto da Numero 6 alle 10:55 3 commenti
11 dicembre 2005
(Ri-)animazione
Con un bel po' di anni di ritardo, mi decido a comprare il DVD dell'Elevation Tour.
In genere non passa molto tempo da quando gli U2 pubblicano qualcosa a quando io la compro, ma una serie di recensioni non proprio lusinghiere e un prezzo inizialmente assurdo (38 €), mi hanno fatto attendere, finché l'ho preso a molto meno.
Il concerto non mi fa impazzire, sembra un MTV award, ma la tradizione americana è quella dei live al chiuso, che secondo me non si addice agli U2.
Tra i bonus del CD ci sono degli spezzoni di altri video, tra cui quello del ZooTV da Sydney.
C'è solo l'inizio, quando Bono entra in maniera scomposta sul palco all'inizio di Zoo Station.
Complice anche l'immagine sfumata del segnale NTSC, si fa un salto indietro di quasi quindici anni.
È il 1991, dopo Rattle and Hum gli U2 spariscono, non c'è Internet, le voci sono quelle delle spesso male informate riviste musicali, e di qualche fanzine.
Si tira in mezzo di tutto, sono vicini allo scioglimento, non sanno cosa scrivere, hanno rifatto tutto già tre o quattro volte.
Le notizie probabilmente vengono fatte girare ad arte, ma è indubbio che, con il senno di poi, da lì uscirono quattro musicisti diversi.
Io ho vent'anni, ho appena finito il militare, compro il CD quasi subito, ho già qualcosa di loro.
I compact disc esistono da quattro anni, io ho il lettore da due (e ce l'ho ancora oggi dopo sedici anni, il mio meraviglioso Aiwa. Per la cronaca, l'Aiwa non produce più componenti hi-fi).
Il primo CD che ho comprato è The Joshua Tree, e questo vuol dire qualcosa.
Con i risparmi di tre settimane vado a Via Ugo Ojetti, in uno dei pochi negozi che conosco. È caro, ma è vicino casa, e io a vent'anni sono lontano da quello che andrà in scooter al Passo della Futa.
Gli do 31000 lire, e il fatto che ricordi negozio, prezzo e faccia del commesso vuol dire qualcosa.
Il gioco continua, e i quattro hanno deciso di uscire con un singolo che spiazza.
The Fly non somiglia a niente che si sia già sentito, e il video, che Videomusic passa a raffica, è scuro, come scuro, se non proprio nero, è il CD che sto per comprare.
Faccio fatica a capire, il mio amico-consulente musicale M mi dice che è un gran pezzo.
Esce il secondo singolo quasi insieme all'album, Mysterious Ways, e già si risente aria di casa, sono convinto.
Il viaggio in Achtung Baby è scandito ancora oggi dalle frasi di chi conosco e mi parla degli U2.
Fino al 1987 è l'estetica punk a prevalere, niente acconciature strane, occhiali strani, vestiti di pelle strani.
Quattro anni dopo è cambiato tutto, non è la stessa band.
Non li ho mai visti dal vivo, ancora due anni e capirò anche questo.
Ripeteremo per anni che questo era necessario, che la politica cantata aveva fatto il suo tempo, che era cambiato il mondo, e loro dovevano cambiare.
Se guidati dai muri che crollavano o da abili consulenti marketing, non lo saprò mai, ma in fondo sono le note a restare, per me possono essere stati tre anni alle Maldive, altro che neve e Trabant.
A parte le innovazioni musicali, che poi a grattare non sono così tante, ma ormai The Fly ci ha schiaffeggiato e noi non capiamo più nulla, sono i testi che lasciano interdetti.
Portato all'iperbole, Achtung Baby non dice niente.
Non c'è più l'Irlanda in guerra, i minatori inglesi, l'Africa.
Non c'è più l'orfano di madre, il giovane che cresce e non capisce il mondo.
Fukuyama chiamerà quel periodo "la fine della storia", quindi cosa c'è da dire?
Non leggo più posizione, perché quel che leggo è nero.
Non è tutto triste, c'è l'inno erotico di Even Better Than The Real Thing, l'ironia di So Cruel, ma per il resto, mentre tutto il mondo vede luce, loro vedono l'ombra.
Il tour lunghissimo che seguirà porterà in immagini le note.
Anche qui, mentre prima c'erano quattro suonatori e un po' di luci, mi trovo davanti l'immenso schermo fatto di schermi, alle torri/tralicci/antenne, ma è ancora giorno, l'ingresso è stato catastrofico, nessuno a dirmi che sarà lo stesso tra dodici anni, e manca una vita all'inizio.
È l'estate '93 e ho tre canne nascoste in un panino con la mortadella.
Quando è notte, gli schermi si accendono a casaccio, la chitarra è fastidiosamente distorta, la batteria singhiozza, è il disordine.
Un uomo barcolla controluce, fa il passo dell'oca ma si impiccia.
Mi illumino strafatto, ho capito le antenne, gli schermi, l'ombra, la cecità, Giuda, le stelle che cadranno, la Legge Suprema, la Candida Rosa, gli ultravioletti, le responsabilità nei sogni, lui è venuto a riportare l'ordine, a salvare il mondo.
Per partire ha scelto la stazione dello zoo, dove Christiane F. faceva pompini per pagarsi l'eroina. Per partire ha scelto la città dove il Duca Bianco per primo chiamò "vergogna" quella dall'altra parte. Per partire ha scelto la città dove la storia è finita.
Il messia canta: "I'm ready for the laughing gas".
Pronto per il gas esilarante?
Ma allora non sei venuto a salvare il mondo.
Il bonus si ferma, il DVD mi ripresenta il menu di scelta.
Non ce la faccio a scegliere ancora.
C'è solo che ho quindici anni di più.
(crosspost con dedica, per quanto parlare di U2 possa esserle utile in momenti come questi)
Scritto da Numero 6 alle 02:00 2 commenti
Etichette: Titoli indie e non
10 dicembre 2005
Suonano la nostra canzone
Forse vi ho parlato der Barcone, il locale dove vado ogni tanto vado a fare quattro salti, ovviamente made in Radio Rock.
È letteralmente una barca, ormeggiata da anni al Lungotevere degli Artigiani, più o meno a Testaccio, infatti si vede il gazometro sullo sfondo.
Ecco, causa Tevere un po' incazzato, è entrata a far parte dei ricordi che non torneranno più.
Scritto da Numero 6 alle 20:23 1 commenti
Etichette: Strolling 40p
Gimme gimme gimme a woman after midnight
Stamattina trovavo gli Arcade Fire troppo allegri.
Gli Interpol troppo tristi.
Non finiro come al solito a sentire solo Doors e Pink Floyd.
Nooooooo.
No?
Scritto da Numero 6 alle 13:00 4 commenti
09 dicembre 2005
Parbleu!
"In quest'ottica i convogli della terza linea della metropolitana romana non avranno macchinisti a bordo ma saranno controllati e guidati da un sistema di automazione integrale; inoltre su tutte le 30 fermate della Linea C saranno installate delle "porte di banchina" (posizionate sul bordo della banchina prima delle rotaie) che saranno sempre chiuse e si apriranno solamente all'arrivo dei treni in contemporanea con l'apertura delle porte dei convogli."
Qualcuno di voi ha mai preso la Meteor a Paris?
(Sarebbe la 14).
Scritto da Numero 6 alle 18:33 3 commenti
Ogre to Slay? Outsource It to Chinese
Va bene, se non avete voglia di leggerlo ve lo riassumo.
In Cina ci sono fabbriche dove si gioca online.
Perché fabbriche? Perché questi giocano a vari giochi (WoW, Ragnarok, ecc.), e acquisiscono poteri, soldi, mana, armi e tutta la chincaglieria dei giochi di ruolo.
A questo punto subentra l'annoiato gamer americano, si accatta il personaggio virtuale fin qui costruito, e si gioca i livelli successivi del gioco, quelli più difficili.
Non guardatemi così, è vero.
(Complimenti al NYT, il titolo è grandioso).
Scritto da Numero 6 alle 15:38 3 commenti
A tempo indeterminato
Ho anch'io il mio posto alla Scuola di Magia e Scooterismo di Harnec.
Scritto da Numero 6 alle 13:49 4 commenti
Etichette: Scootertown
Mae*, il miracolo!
Da stamattina, la cancellazione dei messaggi più vecchi di 30 giorni su GMail funziona!!!
Scritto da Numero 6 alle 10:20 3 commenti
Rimettetevi insieme
Perché Max Pezzali a ogni video che fa ingrassa dieci chili?
Scritto da Numero 6 alle 10:14 2 commenti
Etichette: Titoli indie e non
07 dicembre 2005
Reader
Per ora è un po' deludente, lentissimo, e poco intuitivo.
Spero migliori, perché l'idea non è male.
Scritto da Numero 6 alle 19:21 2 commenti
Dovessi votare il blog più bello
Ammirazione sincera (e pure un pochetto pochetto d'invidia, e se avesse i feed sarebbe meglio)
[ Buba ]
Scritto da Numero 6 alle 14:56 3 commenti
Alla faccia
A Castiglione de' Pepoli c'è, sulla piazza principale, una targa.
Questa targa ricorda i morti e i lavoratori della galleria dell'appennino, quella che permise a un treno di andare da Firenze a Bologna di corsa, e non a passo di lumaca facendo la Porrettana.
La galleria è di 18 km, e per essere stata fatta nel 1934, è assolutamente notevole, ma era stata progettata nel 1911, perché certe cose non cambiano mai.
Non so se è uno scherzo del destino leggere una targa simile quando da altre parti si manifesta per non far costruire gallerie.
E chi manifesta si becca qualche legnata, come se la costruzione di una galleria fosse un problema di ordine pubblico, come un derby all'Olimpico.
Almeno non si muore più.
C'è che forse, per citare Leopardi, questo paese è talmente assurdo che va avanti per caso, e non per merito.
Anzi, senza forse.
Scritto da Numero 6 alle 12:44 3 commenti
06 dicembre 2005
Post dell'anno 2005
(Questo è di B2Spirit, il Maître à penser ufficiale di IHMS, ed è da pubblicazione immediata. Di persona ha uno spettacolare accento romagnolo. Mi permetto qualche adattamento per la diversa estetica del blog)
Gunther ll ha scritto:
> NOn capisto che divertimento ci sia a passare una giornata al
> freddo..........
> Andate alla Futa ed io me ne stò al calduccio del caminetto di casa mia!!!!!
"Dove non si può spiegare bisogna incominciare a narrare." (Cit.)
Ove non si possa nemmeno narrare si facciano elenchi.
A) Potrei dire che ti ha già risposto Numero 6.
B) Potrei aggiungere che ti rispose già Mogol (capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi…) Siccome Mogol spiegò troppo, (hai mai provato a guidare…) pur avendo il pover’uomo ogni giustificazione, disponendo come spazio di una sola canzone, forse occorre qualche altra frasetta.
C) Credo qualsiasi essere umano purchè alzatosi dalla savana possa condividere che: “Il bello è difficile non è IL difficile”.
D) L’Amatore non è un Professionista e il Turista non è un Viaggiatore. A 10 C° sottozero e il cielo di grigio l’amatore NON va a sciare. Sugli sci io sono un amatore, anzi un turista “principessinA” prediligendo inoltre piste con baita confortevole und bono manciare all’una su terrazzo di legno esposto a sud mit magnifiken panorama. Aggiungo che se sono stanco mi fermo, scendo a valle e vado a farmi una doccia con sonnellino dopo pozione alcoolica bollente. Guarda caso dopo un incidente sono andato a sciare molto meno, cosa che non è avvenuta riguardo i “mezzi a motore”.
Perché? Non lo so ma quasi nessuno è Viaggiatore/Pro in tutto. Non mi sono sognato di andare all’Elefantentreffen perché non me la sento, né di dire che chi ci và è deficiente visto quanto ho rotto i santissimi a chi ci è stato.
E) Vado in sQter d’inverno per vedere gli amici “alla faccia” dell’inverno e/o per vedere posti belli anche d’inverno. E’ così poco?
F) Nessuno ha dato del paccaro a chi non è potuto venire per condizioni climatiche più vicine all’alpinismo che al motorismo.
G) "una vita dove il rischio può prendere qualsiasi forma è molto probabilmente breve ma una vita completamente priva di rischio è sicuramente noiosa" (Cit.)
H) Ho una parente, chiamiamola “Zia Adalgisa” che è da anni quasi totalmente insoddisfatta della sua vita benché continui ad avere svariate incrollabili opinioni (mi verrebbe da dire poiché invece di benché) quindi se ritiene giusta una cosa io mi oriento all’inizio verso il contrario. Il metodo mi ha dato qualche bella soddisfazione.
Ah, in materia la pensi come Zia Adalgisa.
I) Hai dato un occhiata a quanti messaggi ci sono che ricordano la bella (sic!) giornata e il piacere di rivedersi ecc ecc, IHM(S)…Lo fanno per ruffianeria e ingraziarsi alcuni potentissimi demoplutogiudomassonici IHM(S)isti?
J) Passata Firenzuola, salendo per Castro San Martino verso la Futa si si sono levati in volo due enormi rapaci salendo a spirale mentre le nubi li avvolgevano rotolando. La fantasia folgorata dall’illusione sensibile di essere contemporaneamente altrove in un altro tempo. Fallo te, senza chimica.
K) Ho fatto il ritorno col sottocasco in tasca e con la visiera aperta. Butta via.
L) Ho trovato quattro curve belle e asciutte.
M) Ho trovato due belle curve in Raticosa bagnate e le ho fatte lo stesso (benino)…
N) … con staccatella davanti a golfista golfiere ingolfato che aveva appena spiegato a lei “oggi non vado perché è ghiacciato”.
O) Mi sono reso conto che anche condividendo solo 5 minuti con ciascuno - superate oramai le 80 presenze - ogni treffen non può permettere a tutti di incontrare tutti, e lascia con abbastanza insoddisfazione da agganciarsi al successivo; e trovo che sia meraviglioso.
P) C’è sempre qualcuno nuovo o che non vedevi da un po’.
Q) C’è sempre qualcuno che hai visto ieri l’altro.
R) Nessuno mi ha rotto i cogli@ni. Trova tu un gruppo di 90 persone con rompicoglioni zero.
S) Quando passo per i villaggi fra il fumo dei camini, oggetto della curiosità di povere massaie intirizzite dal gelo pur essendo ferme e coperte godo di una effimera sensazione di virile baldanza.
T) Quando passo per i villaggi e sono intirizzito io, mi fermo a scaldarmi ben contento che ci sia un villaggio con una barista oltre alle massaie.
U) Sono caduto in estate…
V) Ogni età ha le sue soddisfazioni. Nell’improbabile ipotesi che io arrivi agli 80 anni, è irragionevole pensare che sarò in grado anche di andare in giro in inverno e voglio lasciarmi qualcosa per allora…
W) Il grande schermo non è il cinema, è la visiera del mio casco. (*)
X) S.E. lo vuole e noi con lui.
Y) Siamo un gruppo di vecchi cogli@ni, giovani inclusi. Lasciaci perdere, non capiremo mai.
Saluti e grazie rese a tutti IHMisti e IHMSisti “da Alfredmann a Zanna”.
(*) lo so che è eccessivo, patàca e sborone ma "quanno ce vò, ce vò" (cit.)
Scritto da Numero 6 alle 11:24 2 commenti
Etichette: Scootertown
Alessia delle nuove professioni
Mai dire Lunedì ha immortalato alcuni suoi leggendari strafalcioni, come "Ma ti pare che un calciatore si chiama Frutos?"
(Frutos è il capocannoniere del campionato argentino).
Questa è presa da una sua scheda:
"Conduce il notiziario sportivo “Sport time”, “10” (con Vergassola) e svolge le mansioni di bordocampista".
Sì, bordocampista.
Scritto da Numero 6 alle 10:41 2 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
05 dicembre 2005
Sorridendo a 64 denti
"With regards to your complaint of spam being generated from the ID lottery43@msn.com to your inbox, I would like to let you know that the intruder's account has been cancelled and terminated."
Ed è solo l'inizio di tutto quello che gli ho augurato.
Scritto da Numero 6 alle 12:02 2 commenti
Welcome to Repubblica
Non vorrei arrivare a fare come Camillo, che giornalmente ne pubblicava le minchiate, ma Repubblica ha colpito ancora.
(Sì, è quella degli ebrei liberali).
Scritto da Numero 6 alle 10:03 3 commenti
04 dicembre 2005
Avviso ai naviganti accorti
È in corso un recupero in quantità industriali di Nick Drake.
Senza vergonga, in molti casi.
Procuratevi gli originali, sono solo tre.
Scritto da Numero 6 alle 22:30 3 commenti
Etichette: Titoli indie e non
02 dicembre 2005
Comunque tettona
Per i Genesis, la differenza tra bello e brutto è la presenza di Peter Gabriel.
Per Lupin III, la differenza tra bello e brutto è la presenza di Fujiko Mine.
Se vi piacciono quelli con Margot, è un vostro problema.
Scritto da Numero 6 alle 10:21 2 commenti
01 dicembre 2005
L'altro
Hanno parlato tutti della sua ex(?) fidanzata, modella di successo.
Ma questo autentico fenomeno lo hanno ignorato tutti, ingiustamente.
Becco un articolo di Repubblica.it intitolato Genio, poesia e perdizione
Pete Doherty, l'ultimo maledetto.
Ora, qui si ha una certa età, e si è pensato a gente come Jimi Hendrix o Lou Reed.
Qualcuno mi saprebbe spiegare cosa ha fatto costui di così geniale?
Scritto da Numero 6 alle 16:51 9 commenti
Etichette: Titoli indie e non
Fai il bravo
Non dire più: "finalmente oggi è una bella giornata".
Scritto da Numero 6 alle 10:56 1 commenti