La commessa della panetteria qui vicino mi ha messo tipo quattro etti di mortadella nel panino.
Ho fatto fatica a trovare il pane.
30 giugno 2006
Si sarà innamorata
Scritto da Numero 6 alle 13:46 7 commenti
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27 giugno 2006
Inconscio
Mentre la parte d'Italia che ha la sfortuna di non essere giallorossa pensava a chissà quale rigore, noi devoti del Capitano sapevamo benissimo.
Tiratelo voi un rigore all'incrocio dei pali.
Per stavolta vi perdoniamo l'errore eretico, perché un altro devoto in quel di Colonia, Artem Milevskiy, con il cucchiaio mandava a casa gli svizzeri.
Ha 21 anni, ma è già in odore di santità.
Scritto da Numero 6 alle 09:43 4 commenti
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26 giugno 2006
E sempre nel primo tempo
La pochezza del risultato referendario è straziante.
Incredibile che Berlusconi non si sia ancora sepolto.
Non parlatemi di Lombardia e Veneto, quelle votano qualunque cosa dica il capo.
Scritto da Numero 6 alle 17:54 7 commenti
Lo scrivo nel primo tempo
La pochezza degli australiani è straziante.
Incredibile che non siano ancora sepolti di gol.
Non parlatemi di Toni, quelli sono due gol mangiati.
Scritto da Numero 6 alle 17:52 0 commenti
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25 giugno 2006
Presidente costituzionale: domenica
Siamo al 27%, niente di che, in pratica si batte la fiacca.
Per ragioni ignote sono state scambiate di posto due sezioni, la mia con un'altra.
Il lavoro principale consiste nel dire a chi arriva "Dovete andare di là", e lo stesso fanno gli altri.
Gli altri, sezione 19, sono una banda di squinternati.
Se erano anche alle politiche, chiedo il riconteggio anch'io.
Un rincoglionito entra nella cabina, dopo un istante esce dicendo che vuole annullare la scheda, prima che io apra la bocca me la straccia davanti.
Indeciso se privarlo della virilità o mandarlo alla sezione 19, mi ricordo che la legge gli concede una seconda possibilità.
Procedo a insultarlo ad alta voce mentre la figlia sta votando.
Verso sera, la circolare n.88:
"LE SS.LL. VORRANNO SENSIBILIZZARE I PRESIDENTI DI CIASCUN SEGGIO AFIINCHE' ASSICURINO IL MASSIMO IMPEGNO E LA DOVUTA ATTENZIONE ANCHE NELLE ORE IN CUI SI SVOLGERANNO RILEVANTI EVENTI SPORTIVI, EVITANDO SOSPENSIONI, ANCHE BREVI, DELLE ATTIVITA' DI SCRUTINIO"
Che una percentuale ridicola seppellisca le date stronze che scegliete per votare, caro Prefetto.
Scritto da Numero 6 alle 23:28 2 commenti
24 giugno 2006
Presidente costituzionale: sabato
Elenco scrutatori:
Nome Femminile X/X/1986
Nome Femminile X/X/1978 *
Nome Femminile X/X/1976 **
* Sostituita da una vegliarda
** Sostituita dal cugino
Mavvaffanculo!
Scritto da Numero 6 alle 22:58 5 commenti
R. Lansdale, Joe
"Essendo nero, Randy si sentiva un tantino nervosetto ad aggirarsi in una sala da biliardo frequentata da gente col collo rosso."
Mi immagino che gente col collo rosso sia la traduzione di redneck, appellativo poco simpatico con cui vengono chiamati gli americani degli stati del sud, più simile al nostro terrone, per capirci. Questo fa perdere un po' del senso.
"Si vestiva come loro, conosceva il loro gergo, il punto essenziale era che aveva un fisico così nervoso che quando stringeva le palpebre, la pelle sulla punta dell'uccello gli si arrotolava all'indietro."
Ecco, questo è il motivo per cui dovreste leggere "La notte del drive-in"
Scritto da Numero 6 alle 13:58 2 commenti
22 giugno 2006
TwoTube
Saprete tutti (vero?), che Pitchfork ha pubblicato un bell'articolo con gli YouTube di 100 video grandiosi
Chiaramente vi consiglio di vederli, anche se purtroppo c'è un bel po' di roba rap o hip hop.
Se non vi va, ve ne segnalo due io.
Röyksopp - Remind Me
Non vi aspettate granché dalla canzone, è il solito pezzo dei Röyksopp. Ma il video vale.
È un cartone che ha per protagonista un'impiegata, e le animazioni sono fatte di disegni tecnici e statistiche. Importante, va visto fino alla fine.
The Smiths - Stop If You Think That You've Heard This One Before
Titolo da Smiths!
Non è uno dei loro pezzi migliori, ma questo video è la bibbia del Morrissey-pensiero (a cui mi sento vicino di recente). Gli occhiali giusti, l'acconciatura giusta, la bici giusta, la città giusta.
Scritto da Numero 6 alle 21:13 3 commenti
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Adesso metafore
All'inizio, ma io non so mai quando è l'inizio, sono narratore, e va bene.
Un po' come il Manzoni dei Promessi Sposi, guardo da fuori, e sono euforico.
Non sono interessato alla vicenda, la racconto, e sono più euforico ogni volta che c'è da raccontare un dettaglio nuovo, una parola, un gesto della mano, basta poco.
Non è male, tende a infinito, o almeno credo, fino a quando faccio finta di scordarmi che l'infinito esiste solo nell'esame di Analisi I.
Poi divento penitente.
Il passaggio è complesso, come fa un narratore a diventare penitente?
Basta poco, una parola, un gesto della mano, e provo una strana sensazione che mi ricordo da quando sono nato.
Sento un sapore metallico in bocca, e lo sentivo quando da ragazzino venivo beccato con le mani nel sacco, o quando all'università mi facevano la domanda dove non sapevo neanche inventare.
La collego, chissà perché, al senso di colpa o alla paura di una punizione.
Prima che mi venga in mente di capire di cosa sarei colpevole, sento l'impellente necessità di espiare in qualche modo.
Nel giro di pochissimo, da penitente valuto ogni possibilità, come la vignetta in cui Snoopy pensa miliardi cose da quando Charlie Brown gli lancia il biscotto a quando lui lo addenta.
(Mi sono sempre chiesto se il divino Schultz voleva dirci che Charlie Brown è ciò che non si dovrebbe mai essere).
Talvolta, magari, viene in aiuto qualcuno, non che lo abbia cercato, ma evidentemente la faccia da penitente si vede.
Allora, a questo punto procedo.
Non è difficile, è come prendere un grosso utensile e darselo fortissimo su una mano.
Possono succedere due cose.
L'utensile si dissolverà, resterò sorridente con la mano vuota, e vorrà dire che una splendida magia si è realizzata.
Oppure mi farò un male tremendo, sangue, fratture, e non potrò fare nulla con quella mano.
Poi le fratture si salderanno, le ferite si rimargineranno, sentirò un po' di dolore, poi sempre meno.
Rimarrà qualche dolorino quando farò qualche movimento, un ricordo che svanisce, la sensazione che l'arto è di nuovo mio, un sorriso un po' beffardo.
Allora, sarò pronto per ricominciare.
Scritto da Numero 6 alle 13:53 5 commenti
21 giugno 2006
Oggi mi gira, quindi il dibattito
Mi aspettavo più gente al Pride di Torino.
Però non sono pratico, cioè non so se a quelli precedenti la partecipazione era stata più o meno la stessa.
(Se vi viene voglia di replicare queste parti, avvisateci. Vi facciamo da staffetta, qui a Roma comandano gli scooteristi).
Scritto da Numero 6 alle 09:48 3 commenti
19 giugno 2006
Con John Paintsil
Qui trovate il comunicato di scuse della federcalcio del Ghana.
John Paintsil è il giocatore che dopo la prima rete in Ghana - Cechia ha sventolato una bandiera israeliana.
Paintsil gioca nell'Hapoel Tel Aviv.
Il fatto che i ghanesi si siano ritenuti in dovere di scusarsi è semplicemente ridicolo.
Un paio di estratti:
Paintsil's waving of an Israeli flag to celebrate Ghana's World Cup goals drew a barrage of insults and furious reactions in Egyptian newspapers.
E ai giornali egiziani cosa gliene frega, di grazia?
A spokesman for FIFA says they had no problem with the gesture.
E vorrei vedere.
Scritto da Numero 6 alle 21:58 2 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
Vai Ruggero
C'è bisogno di presentare Roger Waters?
Massì, rispettiamo la tradizione.
George Roger Waters, aspirante architetto nella Londra degli anni '60, è il bassista e autore di quasi tutti i pezzi dei Pink Floyd.
Perso in tribunale il tentativo di farli diventare la sua band, passano più di vent'anni prima che riesca a riconciliarsi con gli altri membri, e soprattutto con il suo passato.
La sua poetica, talvolta di livelli inimmaginabili, è riconducibile all'assenza del padre, pilota della RAF morto in Italia e mai conosciuto dal figlio, e dall'odio per ogni forma non solo di guerra, ma anche di ciò che la precede e la segue.
Cosa è andato male:
Si potrebbe discutere un bel po' sul senso che ha per un artista portare in scena materiale che quando va bene è vecchio di vent'anni, e che comunque non porta il suo nome.
Le uniche eccezioni sono Perfect Sense (dal suo album solista Amused to Death, 1992) e Leaving Beirut (pubblicata due anni fa). Il resto è tutta roba Floyd.
Il limite più evidente è l'adeguatezza sua e della band a quelle canzoni.
Chi ha visto il Live8 si sarà accorto del fatto che Roger non ha quasi più voce.
Tanto per fare un esempio, la seconda strofa di Mother l'ha cantata una delle coriste (aaaaaaaarrrgh!).
Ha retto bene su Sheep, ma quella era già sintetizzata trent'anni fa.
Anche altri pezzi non sono stati suonati in modo esemplare, in particolare Shine on You Crazy Diamond, proposta in una versione tagliata qua e là.
Spesso si è sentita la mancanza di una "certa" chitarra e di una "certa" batteria, ma David Gilmour non lo sostituisci con il primo fesso che passa.
Cosa è andato bene:
Se qualcuno mi avesse detto che avrei potuto ascoltare live Set the Controls for the Heart of the Sun (!), Have a Cigar (!!), Sheep, Southampton Dock, The Fletcher Memorial Home (e potevi pure fare The Final Cut, disgraziato), be', avrei sospirato con sguardo sognante.
Perché i Pink Floyd mi danno l'idea della divinità.
Non è un fatto di qualità musicale, se sono più bravi o meno bravi di quello o di quell'altro.
È che le loro canzoni sembrano eterne, ci sono sempre state e ci saranno sempre.
E poi due ore e tre quarti, trovalo un concerto così.
Pensare che mi hanno chiamato il pomeriggio, c'era una defezione e mi hanno chiesto di venire.
Infatti il biglietto non l'avevo.
E ho pure speso altri 30 € di maglietta ufficiale.
Ma va bene così, d'altra parte:
"Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to nought, or half a page of scribbled lines"
Serve altro?
Scritto da Numero 6 alle 15:30 5 commenti
Etichette: Roma come Manchester
18 giugno 2006
Gli SMS che adoro
"Oh..Black celebration è il TUF dei depeche. Prendilo subito se non l'hai.. 10 euro."
(TUF = The Unforgettable Fire = Via Verità e Vita)
Scritto da Numero 6 alle 23:06 4 commenti
Etichette: Titoli indie e non
15 giugno 2006
ipazia: La via di Hezbollah al socialismo
"Sto parlando del segretario di un partito che si dice comunista. Sto parlando di uno che si presenta come l'erede di una grande tradizione rivoluzionaria e riformista, che ha come scopi la giustizia sociale, l'equità, i diritti dell'uomo, e che calpesta ideali, tradisce aspettative, pugnala chi ci crede e chi si batte ancora."
Un punto di vista sul comunista che sopporto di meno.
Anzi, che non sopporto proprio.
Scritto da Numero 6 alle 10:19 3 commenti
Etichette: Citation Day
14 giugno 2006
I due nani
Per essere una città capitale e con una storia millenaria, abbiamo due aeroporti che sembrano personaggi di favole.
"C'erano una volta Fiumicino e Ciampino. Fiumicino e Ciampino erano tanto amici...".
Ora Heathrow e Gatwick suonano tutta un'altra cosa.
D'accordo che per pronunciare il primo sputacchi il tuo interlocutore, però non c'è paragone.
Se poi Heatrhow e Gatwick sono scritti sul mio biglietto, ecco, mi suonano ancora meglio.
Scritto da Numero 6 alle 16:26 9 commenti
Etichette: Strolling 40p
Ce la facciamo a raggiungere 500000 firme?
Nel secondo tempo di Italia - Ghana, dal televisore risuona più o meno questo:
"Anche un momento di romanticismo, Buffon si è girato verso la Seredova bla bla bla".
Propogo un referendum per l'abrogazione di Carlo Paris.
Va bene anche un decreto, al limite una legge delega.
Basta che non lo sento più.
Scritto da Numero 6 alle 13:45 8 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
12 giugno 2006
Altra presidenza
Pure i referendum.
Con largo anticipo.
Che palle.
Scritto da Numero 6 alle 13:46 5 commenti
10 giugno 2006
08 giugno 2006
Feedz!
Stavo leggendo Repubblica da feed RSS, e mi sembra che Al Zarqawi sia andato da Borrelli, anche se non ho capito bene perché.
Scritto da Numero 6 alle 11:41 1 commenti
Difensori scarsi della fede
Perché mio padre continua a chiamare il Papa Reiziger??
Scritto da Numero 6 alle 10:01 5 commenti
Etichette: AS Roma e gioco relativo
07 giugno 2006
Non so se ci andrò con qualcuno
Dato che l'amico M si è ricordato che va in ferie e quindi non ci sarà.
Che poi è proprio lui che quasi vent'anni fa mi fece conoscere qualcosa di più, io avevo sentito alla radio un paio di canzoni, lui aveva addirittura un CD (questo).
Magari da allora è ingrassato trenta chili, magari senza la chitarra di Johnny Marr la sua voce non fa più male come allora.
Ma è Morrissey, e ci devo essere.
Scritto da Numero 6 alle 14:24 4 commenti
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05 giugno 2006
Vabbe', me la tiro un po'
Ve li consiglio, qui c'è il loro MySpace, qui il loro sito, qui potete comprare l'album, e qui sapere qualcosa in più.
(Ora sapete cos'era che occhio-di-lince Sacher aveva visto da Feltrinelli).
Scritto da Numero 6 alle 15:05 8 commenti
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04 giugno 2006
Roman Sacher Time
Ehm...
ha detto tutto lui.
(Grazie per la cosa che non hai scritto, giuro che mi ricordo domani mattina.
Preciso, data la bontà, che il Cesanese è della zona sud-est di Roma, e non del nord come ti ho detto io.
Stasera ho beccato un sito che diceva che è adatto per piatti come i Saltimbocca alla Romana. È così, appena esco di casa faccio tendenza.)
Scritto da Numero 6 alle 21:19 4 commenti
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01 giugno 2006
Dinosaurini
Di nuovo al Qube, stavolta per i Dinosaur Jr.
Una band che negli anni '90 aveva conosciuto un periodo di fama inusuale per chi fa alternative. Avevano perfino dei video su MTV.
Parlare di band non è del tutto giusto, in realtà fa tutto John Mascis, il chitarrista e (non sempre) cantante.
Questi concerti sono anche un'occasione per esaminare alcuni reperti archeologici, introvabili altrove.
Nell'ordine:
ragazze truccate come al Pornography Tour dell'82;
grunge;
quarantenni con i jeans aderenti e la maglietta dei Ramones;
uno con un giubbetto con lo stemma della DDR;
uno con la maglietta (fasulla) di Kareem Abdul Jabbar.
Mascis è irriconoscibile, porta i capelli biondi (o bianchi) lunghissimi, tant'è che penso per un po' che siano i supporter.
Sono più spediti di come li ricordavo, e rumorosi.
Chitarra super distorta, basso suonato come fosse una chitarra.
Non li aiuta l'interno del Qube, che è del tutto metallico, e rimbomba.
Le canzoni hanno forse qualche somiglianza di troppo l'una con l'altra, ma questi con chitarra basso e batteria fanno più casino di un festival metallaro.
Una nota per concertari: 18 € di biglietto non sono pochissimi, ci possono stare dato il blasone della band, ma 20 € per una maglietta è da cretini.
Tutti quelli che vanno a un concerto se la comprerebbero, certo non per andare al veglione di capodanno, ma per ricordo.
A 10 € le avrebbero finite, così gli sono rimaste tutte lì, malgrado la graziosa morettina che le vendeva.
Ieri mattina ho scoperto che una mia collega abita proprio sulla strada del Qube, e odia tutti quelli che ci vanno perché parcheggiano da criminali e fanno casino fino a tardi.
Scritto da Numero 6 alle 14:15 3 commenti
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