Non sono un manifestarolo di professione.
La quantità di luoghi comuni e atteggiamenti nostalgici me le rendono spesso indigeste, mi faccio convincere in pochi casi.
Questi casi si verificano quando alla manifestazione vengo invitato da amici che hanno perso il bene più prezioso, o amici che ho appena convinto a fare l'aperitivo con un filetto di baccalà.
Diritti ora, la manifestazione di ieri, per me si è divisa in due parti.
L'intervento della presidente dell'Arcilesbica, Francesca Polo, e tutto il resto.
Francesca Polo fa un intervento puntuale, smonta una per una le accuse, spesso odiose, di chi si oppone ai diritti delle coppie omosessuali, non nomina mai né politici bigotti né preti, non fa la vittima, non esce dal seminato.
Cosa che non avviene ai successivi oratori.
Cappato e Giordano ne approfittano per fare campagna elettorale, Grillini estremamente deludente con le battute ritrite sulle famiglie Casini e Berlusconi, e poi svariate citazioni del triste ottuagenario Andreotti, numeri assurdi sui partecipanti, alcune chilate di volemose bene.
In democrazia l'esistenza di una minoranza insoddisfatta è inerente, sta nelle sue stesse regole.
L'esistenza di una minoranza discriminata no.
Una battaglia per dei diritti negati non è una passeggiata di salute, serve strategia, tenuta, motivazione, e anche la scaltrezza di usare trucchi sporchi, perché la democrazia ne permette.
Sta tutta qua l'intelligenza richiesta a chi pensa che sia l'ora dei diritti, nel capire se lottare per i DICO adesso o per il matrimonio più tardi, se rintuzzare i politici genuflessi o sfottere il Vaticano.
Tenendo a mente che chi batte i piedi e strepita, alla fine, è il perdente.
11 marzo 2007
Il labaro viola
Scritto da Numero 6 alle 13:01
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Che bel post.
RispondiEliminaMa allora sei stato attento come e più di me?! Bravo.
Vedi che mi dai ragione, col passo minoranza discriminata no: a proposito di quanto detto in via del Corso durante la passeggiata. Chi, se non loro? Chi, più di loro?
accettate l'opinione di uno favorevole a metà?
RispondiEliminaio sono favorevole ai DICO per tutte le coppie.
non sono favorevole all'adozione da parte delle coppie gay o lesbiche (a proposito: ma è vero, come sostiene una mia collega, che "coppia gay" indica sia la coppia formata da due donne che da due uomini?)
acar
Io accetto le opinioni di tutti.
RispondiEliminaIn genere diffido di quelli con una sola verità.
Herman, allora rileggiti i tuoi assoluti di inizio blog ;-PPP
RispondiEliminaAcar, gay definisce il mondo omo maschile. Ciò non toglie che, come credo in questa occasione che riporti, possa essere usato in maniera più generica. Comunque sarebbe la prima volta che sento definire una coppia di donne come coppia gay e non come coppia lesbo. I Dico non prevedono nulla sulle adozioni. Al di là della diversità di opinioni sul tema adozioni non esiste il diritto ad adottare ma quello ad essere adottati.
x sacher
RispondiEliminaanche io sapevo la distinzione che indichi te ;-)
hai ragione sul fatto che al momento i DICO non prevedono al momento l'adozione. solo che da più parti si indica questo, come il passo successivo.
quanto alla distinzione tra i due diritti: stai riportando una tua interpretazione o è realmente così?
nel secondo caso, sarebbe uno dei diritti + calpestati della terra (viste le lungaggini x una pratica di adozione)
ciao
acar